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Maini: “Il calo della Roma? Sono mancate certezze soprattutto da parte della società”
Giampiero Maini, ex giocatore della Roma, è intervenuto sulle frequenze di Radio Cusano Campus per parlare della squadra di Eusebio Di Francesco. Queste le sue dichiarazioni: “Il mio cuore batte ancora per la Roma. La squadra di appartenenza non si cambia, non è come le donne. E’ molto più semplice cambiare donna che squadra d’appartenenza. Cosa succede alla Roma di Di Francesco? Purtroppo a dicembre si è rotto qualcosa, è innegabile. Da quel momento la Roma ha cambiato atteggiamento, ha cambiato modo di interpretare le gare, ha cambiato mentalità. Temo che quello che abbia più influito sul calo della Roma sia stato l’aspetto mentale, dovuto ai messaggi arrivati dalla società. Durante il mercato si è assistito ad un dover vendere per forza, cosa che i calciatori e lo stesso Di Francesco non si aspettavano. Di Conseguenza sono venute meno alcune certezze, la consapevolezza di poter lottare per qualcosa di importante. Se calano le motivazioni è finita. Mi riferisco soprattutto al caso Dzeko, ma prima si era parlato anche di Nainggolan e comunque è stato ceduto Emerson. Un susseguirsi di situazioni che a buon intenditore fanno capire molte cose. Di Francesco? Non vedo i motivi per cui debba essere messo in discussione, al di là dei risultati che stanno venendo meno. E’ importante che ognuno si assuma le proprie responsabilità, compresi i calciatori che devono compattarsi e pensare ai loro obiettivi personali qualora quelli di gruppo venissero a mancare. Da calciatore sicuramente ho vissuto situazioni complicate, ma mettersi di traverso non porta a nulla di buono. Magari cambia allenatore, ma a che pro? Di Francesco non mi sembra certo un orco, anzi è una persona molto corretta, preparata e competente. Ogni giocatore deve cercare di alzare le proprie prestazioni”.
Sulla lotta scudetto dice: “Napoli e Juve stanno duellando come non mai. E’ difficile dire che meriti di più lo scudetto. Aspettiamo lo scontro diretto di Torino, che determinerà in maniera importante l’esito finale. Per il calcio espresso il Napoli meriterebbe lo scudetto, ma la mia sensazione è che vincerà la Juventus, per qualità di organico e per abitudine mentale alla vittoria”.
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