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Editoriale

Mourinho e quel meccanismo pericoloso che ha innescato

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Non abbiamo certo bisogno di arruffianarci i tifosi, perchè chi scrive verità ‘scomode’ è controcorrente a prescindere. E’ questione, per dirla alla Mourinho, di avere le palle di scrivere certe cose in una città dove si sta creando un clima pericoloso. E questo, a dir la verità, è molto stimolante: avere tutti (o quasi) contro, è stupendo. Ti dà adrenalina, ti dà voglia di combattere, ma soprattutto sei libero di pensiero. Cosa che, ormai, da nessuna parte è così.

Non abbiamo editori che ci comandano; non abbiamo radio e televisioni dietro; non abbiamo nessuno che ci dica ‘scrivi questo, scrivi quello’. Non abbiamo bisogno del consenso di una tifoseria assuefatta dalla ‘mala gestio’ pallottiana alla quale va bene anche un sesto o un settimo posto. Tanto che ce frega? Basta che c’è Mou. E ‘sti gran cavoli se non entreremo in Champions o non vinceremo nulla: abbiamo lo Special One

Eh no, non va mica bene. Perchè chi conosce bene Romagiallorossa.it (basta dare un’occhiata al nostro canale Youtube per quantificare le ‘canzonette’ dedicate in suo sostegno), sa benissimo che noi siamo sempre stati dalla parte di Mourinho, in quanto vedevamo in lui l’unico che potesse (o poteva, ormai) dare garanzie di successi alla Roma. O, per meglio dire, stimolare la proprietà a fare uno sforzo economico importante per costruire una squadra di veri campioni. Come era l’Inter, ad esempio, di Moratti. O la Roma di Sensi ai tempi di Capello. Quelli sì che erano presidenti veri. 

Ma ormai siamo ai titoli di coda. O alla resa dei conti, fate vobis. Perchè il meccanismo pericoloso di cui stavamo parlando prima, l’ha innescato proprio Mourinho: i media sono i nemici da combattere, non il Sassuolo, il Verona, il Venezia, l’Inter, il Milan, la Juve, etc. etc. etc. Per lo Special One scontrarsi con i media, mettersi contro tutti quei giornalisti che fanno un servizio per la gente, è un meccanismo per rendere ancora più forte la sua figura agli occhi dei tifosi. Che, creduloni di natura, o innamorati pazzi (per non parlare di fanatismo, ancora peggio), credono a tutto quello che gli dice il ragazzotto di Setubal.

Cosa succede nello specifico? Che i tifosi, dopo che Mourinho ieri ha trattato i giornalisti in quella maniera oscena e irrispettosa, si scagliano nei Social contro i media. Siti, giornali, pagine Facebook e Twitter, gruppi. Chi più ne ha, più ne metta. Si accetta tutto. Noi no. Non accettiamo tutto, e siamo pronti a denunciare tutto questo a chi di dovere (Ordine dei giornalisti, USSI, e tutti gli organi che supportano i media). Perchè ci vuole rispetto. Se Mou pretende rispetto, deve dare rispetto. E’ una legge da uomini d’onore. E lui penso lo sia. Almeno a parole dice di esserlo. E non ne dubitiamo. 

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Il suo dovere è pensare al campo, non ai media. Non sono i giornali, i siti web, i nemici da combattere. Il nemico, questo pomeriggio, è il Sassuolo. Il nemico da ‘incartare’ è Dionisi. Chi bisogna fermare è Berardi, non Maida, Lengua, Austini e via discorrendo. Anche se gli ultimi due non mi sono simpatici (eufemismo, nda), però c’è un limite a tutto. E io, da uomo d’onore quale sono, difenderò la libertà di stampa e pretenderò sempre rispetto, perchè do rispetto. Chiaro Josè? 

Ora che parli il campo, non le conferenze-show dove ti arruffiani i tifosi e li metti contro la stampa e i media in generale. Questo giochetto andava bene 12 anni fa, in una città diversa e in un contesto diverso. Qui siamo a Roma. E a Roma c’è da vincere, e pure subito. Discorso che vale, in egual misura, anche per i Friedkin

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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