Da sempre nella storia della Roma il mese di marzo è stato decisivo. E anche il 2022 non farà eccezione. La squadra di Mourinho proprio nel mese che inizia domani si giocherà moltissimo per la prossima qualificazione in Champions e anche per le speranze di vittoria in Conference League.
A partire proprio da sabato prossimo, dove la Roma affronterà l’Atalanta che – dopo la vittoria fondamentale di ieri – diventa un vero e proprio scontro diretto in chiave quarto (o quinto) posto. Un successo dei giallorossi contro la non brillantissima Atalanta di Gasperini, permetterebbe ai giallorossi di guardare con più ottimismo verso un posto tra le grandi. D’altronde Mourinho sa come si batte la squadra di Gasperini, avendolo già fatto – stravincendo – a Bergamo qualche mese fa.
Poi ci sarà l’andata della Conference League contro quel Vitesse che ieri ha ribaltato l’1-0 contro il NEC vincendo 4-1 con una prestazione molto positiva. Il tecnico giallorosso potrebbe fare un turnover leggero contro gli olandesi, proprio ricordando l’esperienza negativa di Bodo. Un errore da non ripetere, insomma, ma che deve rimanere vivo tra i protagonisti se non vorranno sottovalutare l’avversario.
Il 13 marzo è il turno dell’Udinese, che il suo campionato onesto lo sta facendo, ma se la Roma vorrà cercare di riprendere la Juventus, non può permettersi altri passi falsi. Il calendario è fitto perchè quattro giorni dopo, all’Olimpico, la Roma si giocherà la qualificazione ai quarti di finale di Conference League contro il Vitesse e sarà una partita decisiva, da dentro o fuori. Un appuntamento da non sbagliare.
Tutto a pochi giorni dal derby del 20 marzo che sarà doppiamente importante: per la supremazia cittadina, ma soprattutto per togliersi di mezzo un avversario che alla lunga potrebbe dare fastidio in ottica coppe europee. La Roma dovrà riscattarsi dopo la discussa (e immeritata) sconfitta dell’andata per 3-2, dove i primi segnali di cedimento dei giallorossi, soprattutto difensivi, erano già emersi. Marzo sarà decisivo e in tutto questo ci sarà anche un Mondiale da conquistare. Per Pellegrini, Cristante, Zaniolo e Mancini ci sarà da combattere fino all’ultimo metro.
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