L’eccesso di sincerità, Tiago Pinto la sta pagando a caro prezzo. Il general manager della Roma, dopo quelle poche battute su Zaniolo (“Se garantisco che rimarrà alla Roma l’anno prossimo? Non posso io e non può farlo nessuno”), ha scatenato l’ira di molti tifosi giallorossi che si sono riversati sui Social per manifestare il proprio malcontento.
Secondo quanto risulta a Romagiallorossa.it, però, la responsabilità non è del tutto del gm romanista. Infatti è la proprietà che avrebbe bloccato tutti i rinnovi contrattuali che si stavano discutendo a seguito della rovinosa partita contro il Bodo/Glimt, match di Conference League perso 6-1. Lì la figuraccia è stata estrema e i Friedkin hanno preso una posizione molto chiara: prima i risultati, poi a fine stagione – se meritato – i rinnovi di contratto.
Tant’è vero che è stato trovato un accordo da molto tempo per quello di Gianluca Mancini (4,5 milioni di euro bonus compresi) che ora è congelato, mentre su Zaniolo si sta ancora ragionando. E’ proprio questo il punto dolente: i Friedkin vogliono vederci chiaro. Sanno che il numero 22 giallorosso ha parecchie offerte (quella di Juventus e Tottenham su tutte) che gli potrebbero garantire contratti a cifre monstre. La proprietà americana vuole vedere una crescita costante del giocatore che tra febbraio e marzo si giocherà moltissimo sia con la Roma che con la Nazionale.
Tiago Pinto sa benissimo che rinnovando il sodalizio con Zaniolo fino al 2026, la Roma avrebbe più potere contrattuale in caso arrivasse un’offerta irrinunciabile e potrebbe chiedere una cifra davvero altissima qualora dovesse cedere per esigenze di bilancio l’ex Inter. Ma il gm giallorosso è bloccato dalla volontà dei Friedkin che hanno rimandato ogni discorso a fine stagione.
Il giocatore, andando anche contro i suoi interessi, preferirebbe rinnovare il contratto anche subito a cifre più basse rispetto a quelle che gli garantirebbero altri club, proprio perchè ha a cuore la Roma e raggiungere uno stipendio di 4 milioni più bonus gli permetterebbe di giocare con più tranquillità. Ma ogni discorso, a meno di ripensamenti dei Friedkin, sarà rinviato a fine stagione. Per Zaniolo e per tutti gli altri.
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