Prima di sfidarsi in campo nella partita di questa sera all’Olimpico, valevole per il ritorno dei quarti di finale di Champions League, la Roma e il Barcellona si incontrano nei banchi dell’Università LUISS Guido Carli, dove si svolgerà un confronto tra Mauro Baldissoni, General Manager giallorosso, e Francesco Calvo, Chief Revenue Officer blaugrana. Nell’incontro promosso e ideato da ItaliaCamp, dedicato a studenti, imprese e professionisti, i due dirigenti racconteranno i modelli di gestione e organizzazione dei rispettivi Club, concentrando l’attenzione su tre aspetti particolarmente importanti per la crescita e la sostenibilità del movimento calcistico che li supporta: giovani generazioni, tifosi e territorio. L’evento sarebbe dovuto essere coordinato dallo Chief Operating Officer della Roma e Board Member di ItaliaCamp, Guido Fienga, ma per un piccolo contrattempo non sarà presente all’appuntamento.
Ore 11:05 – Si conclude l’incontro.
Ore 11:04 – L’ultima domanda è per Baldissoni: Che impatto avrà la partita di stasera?
“Noi avremo almeno 65 mila persone allo stadio che rappresenta il quasi tutto esaurito se escludiamo le aree dedicate alla sicurezza, in più ci saranno tutte le persone collegate con le televisioni. Stamattina è arrivato Pallotta che ha circa 30 giornalisti sotto l’hotel con una televisione che trasmette in diretta…questo dà un po’ il segno dell’interesse e dell’impatto della vita della città in questi giorni”.
Ore 11:01 – Domanda a Calvo: Caro prezzi nel settore ospiti a Barcellona?
“Siamo consapevoli delle polemiche. Noi abbiamo moltissimi soci e lo stadio è in gran parte occupato da loro, che ovviamente hanno dei favoritismi per quanto concerne il prezzo. I pochi biglietti che rimangono, quindi, li vendiamo ad un prezzo alto, per rientrare nelle spese e compensare i prezzi agevolati dei soci“.
Ore 10.50 – Iniziano le domande degli studenti presenti. Sullo sponsor Baldissoni risponde: “Non vogliamo essere uno scaffale dove qualcuno arriva e mette il suo marchio. Noi chiediamo condivisione e in questo senso siamo in dirittura d’arrivo per chiudere 2-3 collaborazioni”.
Ore 10:46 – Anche Francesco Calvo parla di giovanili: “Alla base del Barcellona ci sono cinque valori. Umiltà, fatica, ambizione, rispetto e lavoro di squadra. Cerchiamo di formare individui e non solamente atleti, che sono una conseguenza. Nel Barcellona sono più importante le emozioni che trasmettiamo che la vittoria, questa è una conseguenza del bel gioco e dello spettacolo. L’impatto dei campioni nel campo e fuori? Noi abbiamo una grande fortuna, sono cresciuti tutti nel Barcellona: Pique, Messi, Iniesta e così via. Loro sono un esempio per i giovani, conoscono il peso e la storia del Club. Ci aiutano tanto a dare un esempio. Come si misura l’impatto di un campione? Anche qui siamo viziati: Messi ha fatto il Barcellona o il Barcellona ha fatto Messi? Nessuno può rispondere, è troppo difficile”.
Ore 10:38 – Al dg giallorosso gli viene fatta una domanda sulle giovanili e lui risponde: “Meno del 3% dei giocatori che frequentano le giovanili diventano professionisti: abbiamo ritenuto necessario proporre un percorso alternativo a chi non diventa professionista, facendolo partecipare alle attività di un liceo scientifico a indirizzo sportivo. L’obiettivo è la creazione del calciatore intelligente che abbia consapevolezza e valori emozionali. Noi abbiamo introdotto tante novità tecnologiche che permettono anche ai ragazzi di avere sul proprio smartphone delle applicazioni in cui trovano le indicazioni dell’allenatore o del formatore affinché possa costruirsi una base solida per prendere decisioni giuste e reagire alle difficoltà in campo e fuori”
Ore 10:24 – Parla ancora Baldissoni: “La Roma è un patrimonio quotidiano della città. I numeri del bilancio servono a portare risultati tangibili, cioè trofei. La ragione principale dell’investimento americano è l’identificazione con la città. La Roma ha i colori del Comune di Roma. Rappresenta la città e questo è un obiettivo e una responsabilità. A Barcellona il 10% del turismo è per la squadra di calcio e noi vorremmo fare lo stesso a Roma. Stadio? Stiamo aspettando questa settimana l’approvazione della variante urbanistica”.
Ore 10:11 – Parla Calvo: “La frase ‘mas que un club’ identifica esattamente la filosofia del Barcellona. La nostra società rappresenta l’identità catalana, non c’è un presidente ma 143.000 soci. Siamo poi una polisportiva, cerchiamo di occuparci di molte attività. I tifosi sono interessati a 360° a tutte le cose che proponiamo, non solo al lato sportivo e calcistico. I soci per noi sono fondamentali: con un apporto annuale di 150€ riusciamo a raccogliere circa 18 milioni utili per il bilancio. Tutti questi soci sono coinvolti nella vita del club in tutto e per tutto”.
Ore 10:16 – Interviene Baldissoni. Queste le sue parole: “In una squadra di calcio vale tantissimo l’identificazione in una piattaforma sociale. L’impatto che il calcio ha nella vita quotidiana è sicuramente enorme, quindi si parla di intangibilità. È un business che si fonda sulle emozioni, noi nasciamo e produciamo emozioni. Questa emozione è però molto costosa, i calciatori vengono pagati molto, quindi si vira sull’aspetto tangibile. È evidente che ci sia la commistione di questi due aspetti. Il bilancio, pur comprendendo che per i tifosi è difficile capirlo, è fondamentale. Tutto ciò merita attenzione”.
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