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“Bentornato a casa Josè”: baci e applausi a San Siro per Mourinho
«Mourinho uno di noi». Insomma, il passato non si cancella. Nemmeno quando, per la prima volta, ti presenti a San Siro da avversario, scrive il Corriere dello Sport. Quello, infatti, è stato il coro con cui la Curva nerazzurra ha accolto lo “Special One”.
Poco prima era stato srotolato uno striscione con la scritta: «Bentornato a casa Josè». Il tecnico portoghese avrà sempre il marchio interista addosso. Del resto in quei due anni a Milano ha scritto la storia: il “Triplete” è un traguardo che nessun’altra squadra italiana è riuscita a raggiungere, né prima di quel magico 2010, né dopo.
Anche Mourinho avrà avuto il cuore in tumulto quando è sbucato dal tunnel degli spogliatoi. Del resto, a Madrid, dopo aver conquistato la Champions, in campo, piangeva come un bambino. Quelle erano lacrime di addio. Ieri non ne ha versate, ma la sua emozione era evidente. È andato subito a salutare Inzaghi, poi si è diretto in panchina, mentre i fotografi lo circondavano.
Ma con lo stadio che applaudiva e si accodava al coro della Curva, davvero, non poteva rimanere seduto. E, infatti, si è alzato e, dall’area tecnica davanti alla panchina, ha cominciato a distribuire baci a i quattro lati degli spalti. Giusto non andare oltre, perché Mourinho ora è l’allenatore della Roma e tutta la sua attenzione da professionista deve andare alla squadra giallorossa. Anche i tifosi interisti l’hanno capito, tanto che, dopo il fischio d’inizio, non ci sono stati altri tributi.
Ieri la dirigenza dell’Inter gli ha regalato un San Siro in miniatura, un regalo speciale per questa prima volta. E quest’anno Mou tornerà anche in un’altra occasione a Milano, sempre per sfidare la “sua” Inter. In calendario, al netto di anticipi o posticipi, l’incrocio di campionato a San Siro è fissato per il 24 aprile. Certo la prima volta resterà sempre unica.
Ma un nuovo abbraccio della sua gente non mancherà certamente. E chissà, magari, anche un’altra visita in albergo – il solito, quello a due passi di Piazzale Lotto, covo nerazzurro ai tempi del “Triplete” – prima della partita, come è accaduto anche ieri sera, con i cori di alcuni tifosi assiepati in strada, e pure a inizio gennaio, quando la Roma ha affrontato il Milan. Per vedere l’Inter, dalla tribuna, invece, si presentò il 20 gennaio 2016, con la Sampdoria – la squadra delle manette – come avversaria. E allora lo striscione fu: «Per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo… Per sempre grazie Josè».
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