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ETERE GIALLOROSSA, Balzani: “Il sostituto di Mourinho può essere Gattuso”
Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!
Stefano Carina (Radio Radio 104.5): “Se fallisce Mourinho, chi potrebbe venire al posto suo? E’ lui che alimenta il sogno dei tifosi romanisti e questo rende l’allenatore intoccabile. Vedessimo una squadra con un’idea logica e tattica, allora il discorso reggerebbe, ma ieri è bastato che Dionisi mettesse Frattesi in marcatura su Oliveira per mandare il tilt il centrocampo della Roma. Tant’è vero che Mkhitaryan ha dovuto fare il playmaker basso e poi devo sentire Mourinho elogiarlo nel post partita. Pinto ha detto che è allineato con il pensiero sul tecnico, ma se lui in ogni conferenza stampa attacca il mercato, forse così allineati Mourinho e la società non sono”.
Enrico Camelio (Radio Radio 104.5): “Non è vero che la squadra sta tutta con Mourinho, 5-6 giocatori vogliono andare via. Mourinho è il secondo allenatore più pagato della Serie A e la Roma ha il terzo monte ingaggi, è uscita in Coppa Italia, è settima in campionato. Ha fatto un disastro. Ha colpa anche Pinto, ma ce l’ha soprattutto Mourinho. Non sono neanche allenati tatticamente”.
Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Sto assistendo al teatro dell’assurdo. Questa volta sono stati messi in mezzo i giornalisti, un’altra volta gli arbitri, ecc. Da Mourinho vorrei capire dove porta tutto questo. Lo trovo paradossale, uso questo termine per non offendere nessuno”.
Roberto Maida (Radio Radio 104.5): “Capello il primo anno fece un campionato disastroso, poi vincse lo scudetto. Io sto dalla parte della maggioranza dei tifosi, quindi mi sento di stare ancora dalla parte di Mourinho. Il tecnico ha le sue colpe, ma è sempre stato un motivatore e un gestore, non uno che gioca bene. Forse si è sbagliato a prendere questo tipo di allenatore se il progetto della società è questo”.
Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “Mourinho dice che sono una squadra di amici, io preferirei che si prendessero a cazzotti ma vincessero le partite. Credo che la Roma debba migliorare, ma sono ormai rassegnato per questa stagione. Mi incuriosirebbe capire qual è il progetto del prossimo anno: se arriveranno 4-5 giocatori che vuole Mourinho o meno. Il tecnico nella sua disamina ha fatto capire che il gruppo è unito ma scarso”.
Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “La domanda è semplice: cosa ha aggiunto Mourinho a questa squadra rispetto a chi l’ha preceduto, non solo Fonseca? Al di là delle chiacchiere, del carisma, del suo cognome, della sua argenteria cioè tutto quello che ha vinto molto tempo fa, cosa ha aggiunto? Dov’è il dettaglio?”.
Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Prima di dire che tutti i giocatori sono da Serie C, lì ci sono squadre che giocano meglio della Roma attuale. C’è un piano dirigenziale che continua nel suo silenzio, poi c’è il piano tecnico e la squadra. Non capisco perchè la società continua in questo silenzio e utilizzi Mourinho come parafulmine, bravo con le parole ma meno sul campo. La Roma ieri ha offeso il calcio: i difensori calciavano lungo dove il povero Abraham cercava di spizzare il pallone di testa. Non hanno costruito un’azione. E’ vero che ci sono stati degli errori individuali, quello del portiere, quello di Karsdorp e Mancini. Ma avete visto come una squadra buona come il Sassuolo, ma niente di più, arrivava in porta con facilità? Il centrocampo di ieri era improponibile, non c’era un incontrista. L’unico decente è stato Mkhitaryan. Il resto sono chiacchiere. La Roma ha bisogno di un bravo allenatore: o Mourinho ce lo dimostra o lasci stare”.
Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “Mourinho, a Empoli, lo avevo visto leggermente meglio, ieri l’ho visto come se avesse preso una tranvata, ma non per quello che ha detto, ma per come lo ha detto. Prendi il gol da chiunque, sei fuori dalla Coppa Italia, settimo in campionato con il rischio di diventare ottavo, e te la prendi con i giornalisti? Quando sai perfettamente che i giocatori sono scontenti che sia uscita quella notizia e che probabilmente sei stato tu a dirlo ai giornali. Io penso che possa anche andare via, che possa succedere, ma non so neanche se sia meglio o no. Ti assicuro che una situazione del genere l’ho vissuta nel primo Pallotta, non ora, con Mourinho. Io ora salverei, a parte Abraham, solo Kumbulla e Vina, manco un centrocampista. Karsdorp, io lo dico da anni, non è un giocatore. E poi non si vince senza regista. Mkhitaryan è arrivato che era una seconda punta, ora fa il play maker basso. Io mi aspettavo che ieri, in caso di sconfitta, sarebbe successo qualcosa. Ovviamente non è successo, per fortuna. E io lo avevo detto che la Roma era più vicina alla sconfitta che alla vittoria, e il Sassuolo aveva giocato due giorni dopo di noi. I giocatori sono veramente scarsi, ci potevi mettere chiunque: senza grandi giocatori, è banale, ma non vai da nessuna parte. El Shaarawy sarebbe da vendere, lo ringrazi e lo saluti perché hai capito che non ti è utile. Come fai a rinnovare a Mancini? Io non lo capisco, solo se sente che arriva un pallone in campo, si prende l’ammonizione. Sull’errore di Karsdorp, è colpa anche di Mancini, perché quella zona era la sua. Ma se Roberto Mancini porta all’Europeo, all’ultimo, Toloi, che era uno scarto della Roma, un motivo ci sarà”.
Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Mourinho ha detto ‘Siamo tutti amici’? Uno che ti dice una frase del genere si è già dimesso. Per Mourinho rimane la miglior cosa che hanno fatto i Friedkin, ma se non hai un progetto è il peggiore che potevi prendere. Se non possono cambiare tutti i giocatori, non è l’ideale. Il sostituto, come piano A, è Gattuso. Anche perché non penso che possa continuare a stare qua, dopo la faccia che ha fatto ieri. Non metteranno più di 50 milioni sul mercato”.
Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Ero convinto che l’arrivo di Mourinho avrebbe cambiato la mentalità della Roma, e invece è successo il contrario: la Roma ha cambiato Mourinho. La squadra è piatta, non ha reagito alla sfuriata dell’allenatore. L’unica flebile speranza è che possa succedere qualcosa di importante nel mercato estivo, ma sembra che non sarà così, e quindi la vicenda di Mourinho è finita prima di iniziare. Un nuovo allenatore avrebbe un’idea di gioco, ma i giocatori quelli sono”.
Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Questa squadra non riesce a vincere una partita per errori tecnici di una scarsezza unica. A me la cosa però che più mi ha colpito è Mourinho che a fine partita dice: “Siamo scarsi, ma siamo tutti amici“. Ma che significato ha? Ragazzi, per restare attaccati al carro di Mourinho c’è bisogno di molta fede. C’è tanta gente che comincia a vacillare anche su di lui. La Roma è in discesa libera, non si può guardare. E’ uno schifo, è una cosa vergognosa. Mourinho sarà innocente, ma qualcosa deve cambiare. Frattesi è bravo, ma non è un fenomeno, eppure si è mangiato Sergio Oliveira. Ecco perchè Oliveira non può giocare a calcio ad alti livelli, ecco perchè il Porto lo ha mandato in giro per l’Europa. Lui è bravo, ma si vede proprio negli occhi che non è un guerriero. Maitland-Niles lasciamolo stare… La Roma non si è rinforzata, si è indebolita”.
Gianluca Piacentini (Rete Sport 104.2): “Il rigore di Abraham? Io non voglio più vedere scene come quella di ieri, con lui che parla dietro l’orecchio a Oliveira che aveva il pallone in mano. Ma nemmeno mio figlio a 13 anni fa una cosa del genere. Quando si entra in campo si sa chi è il rigorista. Mourinho stesso ti ha detto che al rigore si è girato dall’altra parte, perchè se avesse sbagliato non si sa che reazione avrebbe avuto. Però è Mourinho che dovrebbe evitare queste cose. Ora Abraham ha segnato e siamo tutti contenti, ma certe cose non devono succedere. Ma che stiamo scherzando? Questa è la serie A. Abraham non aveva mai tirato un rigore in carriera! Zero! Per me Abraham ieri è stato il migliore in campo, però certe cose non devono succedere”.
Jacopo Aliprandi (Rete Sport 104.2): “Hai deciso di prendere Mourinho? E allora ora gli devi comprare i giocatori! Io Maitland-Niles non lo riscatto, non lo voglio, serve un altro terzino a destra al posto di Karsdorp. Tra prestiti e diritti di riscatto, in estate devi spendere altri 100 milioni, altrimenti rimani nella tua mediocrità”.
Fabio Maccheroni (Rete Sport 104.2): “La rivoluzione è cominciata a maggio, dobbiamo aspettare, perchè dietro Mourinho abbiamo due cowboy e un segretario, non c’è nient’altro. Con tutto il rispetto per i Friedkin, che sono due imprenditori di talento, per quanto riguarda il calcio mi fido di Mourinho e non di loro. Non sono d’accordo con le critiche su Vina, è un buon giocatore, difende e poi spinge. Chi era fuori di testa è Karsdorp, è molto al di sotto delle attese. Mourinho sbaglia come tutti, ma è la squadra ad essere sbagliata, ha troppi limiti. Io sto con Mourinho, dietro di lui c’è il nulla, e se gli danno l’opportunità di costruire la squadra, lo farà”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Nella competitività di questa squadra non ci crede nessuno, né Mourinho né la rosa. La Roma è un pianto: sono quattro anni che va peggio dell’anno prima. Credo che il minimo sindacale sia arrivare sesti. Il tecnico è spento, non ha più quella forza e non è motivato a cambiare questa situazione”.
Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Mourinho ha convinto tutti che la Roma sia scarsa. Io non la penso così. Ieri sono entrati Cristante e Veretout, un nazionale francese e uno italiano, quindi non la vedo così scarsa. Siamo tutti convinti che la squadra non sia all’altezza, è un meccanismo perverso di Mourinho. Ieri sera ho pensato: se la Roma ce l’avesse in mano De Zerbi o Italiano, farebbero meglio di Mourinho?”
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Ho cominciato a sentire alcuni tifosi che mettono in discussione Mourinho. Il tecnico ci ha presentato l’acquisto di Oliveira come un grande innesto, ma ieri l’avete visto che partita ha fatto. Gli esclusi, Veretout e Cristante, hanno confezionato il gol del pareggio. Poi la difesa della Roma è imbarazzante, forse solo Kumbulla leggermente meglio, persino Smalling non mi piace più come prima. Inoltre non si vede uno straccio di gioco: il gol di Abraham è su rigore, il pareggio di Cristante arriva da calcio d’angolo. La Roma su azione non ci arriva in porta”.
Stefano Carina (Radio Radio 104.5): “Mourinho ha solo un’ide di calcio, palla lunga e pedalare. Queste sono responsabilità grandi da parte dell’allenatore. E’ normale che debba difendere il rapporto con i suoi giocatori, ma ieri ha preoccupato più il post gara che la partita. Mourinho si aggrappa al fatto che la Roma abbia fatto 8 punti in 4 gare contro Cagliari, Genoa, Empoli e Sassuolo. Mi lascia perplesso questa analisi. Non è una Roma Special, se Mou si normalizza diventa un problema. Mourinho ieri ha tirato fuori ancora il problema del regista. Ieri lo ha fatto Mkhitaryan, un giocatore di 33 anni in scadenza che magari non giocherà più nella Roma il prossimo anno”.
Sandro Sabatini (Radio Radio 104.5): “Si parla di anno di transizione, ma bisognerebbe cominciare anche ad attuare gli stipendi di transizione. Quello che manca alla Roma è la crescita, sia nel gioco che nei risultati. Kumbulla ieri ha annullato Berardi, ha giocato molto bene. Se prendi giocatori che vengono pagati tanto e non offrono rendimento, non si può parlare di squadra scarsa”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Partita complicata contro un buon Sassuolo. Il pareggio evita la sconfitta, vi pare poco? A inizio secondo tempo la Roma ha subito un gol ridicolo, una cosa del genere non me lo ricordo. Karsdorp e Mancini fuori posizione, incapacità di leggere l’azione. Io sono a favore di Mourinho fino alla fine. In un campionato mediocre, però, si trova ancora a sei punti dal quarto posto”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Nella Roma di buono sono rimasti solo i tifosi, che anche ieri hanno seguito e supportato la squadra. Al Sassuolo mancavano i pezzi migliori. Il Sassuolo ha una identità, la Roma no. Mancini arriverà a guadagnare 4 milioni bonus compresi: per me è una cosa assurda. Il gruppo non è unito come dice Mourinho e le sue esternazioni non producono cose positive tra i giocatori. Mou parla di giornalismo di quint’ordine, ma ci sono squadre in Serie C che giocano meglio della Roma. Con questa rosa la Roma può fare di più, il tecnico deve assumersi le sue responsabilità. E’ stato un grandissimo, oggi abbiamo delle perplessità sulle sue capacità. Alcuni giocatori sono impressionati negativamente dalla pochezza tattica di Mourinho. Non so se glielo dicono in faccia, ma all’esterno noi lo sappiamo”.
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