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ETERE GIALLOROSSA, Corsi: “Pellegrini non incarna lo spirito del capitano della Roma”

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Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!

Roberto Maida (Radio Radio 104.5): “Il momento della Roma è complicato e grigio perché i risultati e soprattutto il gioco latitano. Mourinho adesso varerà il sistema qualità inserendo i giocatori più bravi tecnicamente per battere il Verona, che non è un avversario facile. La vittoria è essenziale, è banale dirlo, ma non so in questo campionato a cosa possa aspirare la Roma”.

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Mourinho mi sta simpaticissimo per tutto, meno che per come fa giocare la squadra. Se c’è una cosa inconfutabile è che la Roma, da quando l’ha presa Mourinho, non ha migliorato in niente”.

Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “C’è la sensazione che ci sia una sopravvalutazione di alcuni giocatori della Roma. Mancini, secondo me, è stato clamorosamente sopravvalutato da tutti: è falloso, impreciso, riceve una quantità di cartellini gialli”.

Sandro Sabatini (Radio Radio 104.5): “Rinnovi? Vanno verificati i risultati, è una continua verifica prima di impegnarsi per così tanto a lungo termine. Non si può più sentire anno di transizione, l’anno deve essere di costruzione: obiettivamente non so quanto la Roma stia costruendo. Gli ultimi mattoni messi sono Rui Patricio, Viña, Shomurodov, Maitland-Niles, Sergio Oliveira e Abraham. Non mi sembrano mattoni molto solidi per una nuova costruzione”.

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Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Sono rimasto interdetto dalle parole di Pellegrini, questo conferma la situazione che va avanti da diversi anni nella Roma: non c’è una posizione univoca e decisa sul tema arbitrale. Le sue dichiarazioni aprono due questioni: la prima su Pellegrini capitano, continuo a sostenere che per alcuni aspetti non ha le caratteristiche per farlo; l’altro risponde a questa domanda: qual è la posizione ufficiale della società in tema arbitrale?”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Pellegrini quando parla spesso fa danni. Io ricordo capitani che a costo di andare contro il sistema o la propria stessa società hanno fatto la guerra. Ora si viene da dire che in fondo gli arbitri non c’entrano. Il problema è che Pellegrini è l’unico che può fare il capitano in una Roma senza leader, forse potrebbe esserlo Rui Patricio ma è appena arrivato. Roma su Ginter? E secondo voi perché dovrebbe rifiutare l’Inter e scegliere l’ottava squadra in serie A? Mancini guadagnerà più di Skriniar e Tomori, a voi sembra normale? L’unica cosa positiva quest’anno sono i tifosi, il fatto che sabato l’Olimpico sia pieno è una piccola gioia”.

Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “E’ clamoroso quello che ha detto Pellegrini, è di una gravità assoluta. C’è una battaglia a senso unico di Mourinho contro gli arbitri, ne ha fatto proprio una battaglia personale perchè c’è chi pensa che stia pagando la Roma per quello che aveva detto ai tempi dell’Inter agli arbitri. Questa intervista di Pellegrini non può essere concordata con Mourinho. E’ una dichiarazione gravissima. Pure la società è d’accordo con Mou sugli arbitri. L’intervista è stata una forzatura, vedrete che ci sarà una correzione giornalistica di Sportweek rispetto alle anticipazioni date dalla Gazzetta dello Sport. I tifosi della Roma vanno sotto la sede della Federcalcio con uno striscione contro gli arbitri, e lui dice queste cose? Ripeto, sono gravissime le dichiarazioni di Pellegrini. La gente è avvelenata perchè vede i torti arbitrali e ti permetti di dire certe cose? Ronaldo alla Roma? Sarebbe una mossa della disperazione, Mendes sa benissimo che la sua parabola è discendente”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Mancini è l’emblema di questa Roma indisciplinata. C’è qualcosa di Mourinho in questo, la squadra è più aggressiva e di personalità. La Roma per la storia di Abisso rischia un’ammenda. In Lega è rappresentata da Berardi. Non mi sento di assicurare come Pinto che Zaniolo resterà alla Roma, ma ciò non significa che lo venderà. Credo che la prossima estate sarà un bivio, o gli dai un contratto ai livelli di Pellegrini e Abraham o pensi di sacrificarlo”.

Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Pellegrini dice: ‘non prendiamocela più con gli arbitri perchè non ce l’hanno con la Roma’. Io ve l’avevo detto prima, sottolineando che dovremmo fare delle battaglie, eventualmente, quando diventeremo grandi. Altra cosa: la Roma ha Calvarese, che è un consulente esterno che si occupa dei rapporti con gli arbitri. Dicono che avrebbe chiesto ad Abisso dopo Roma-Genoa di calmierare un po’ il referto dopo l’espulsione di Zaniolo. Pensa che Roma che abbiamo in questo momento… Poi leggo: ‘I rinnovi sono bloccati: i Friedkin tengono duro’. Immaginiamo i procuratori armati che vanno negli uffici dei Friedkin a minacciarli di rinnovare i contratti ai loro assistiti. Ma loro tengono duro e si difendono. Lo fanno perchè non hanno i soldi o perchè hanno capito che sono tutti delle ‘pippe’? Ma qualcosa di positivo c’è: i tifosi della Roma faranno un altro sold out contro il Verona. La linea della Roma sugli arbitri è ridicola e non si deve essere sempre d’accordo, altrimenti se dico qualcosa in contrario mi mandano via. Sappiamo il pensiero di Mourinho sugli arbitri, ma non quella dei Friedkin, ma presumo che se Pellegrini abbia detto quelle cose, qualcuno gli ha consigliato di dirle. Vedo una Roma allo sbando: è troppo dirlo oppure è la verità? Non credo che Pellegrini vada contro Mourinho, ma vedo una Roma completamente allo sbando guardando la classifica, le dichiarazioni dei giocatori, di Mourinho, di Pinto e i risultati sportivi. Ricordiamoci che la squadra è settima in classifica. E’ un momento di decadenza assoluto. Anche la figura di Mourinho, che doveva essere l’uomo forte, si sta sgretolando. Oltre che non c’è una lira, qui non c’è nessuno che ha uno spessore. Pellegrini sa giocare a pallone, ma non può fare il capitano perchè lui non incarna lo spirito del capitano della Roma. Quello che dovrebbe capire è questo: non si può giocare a calcio se non sei continuo. Fate bene a chiedere rinnovi, contratti e aumenti, ma dovete capire che dovete essere continui. Non ci sono personaggi all’altezza ad eccezione di Mourinho. E’ una cosa veramente triste”.

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Jonathan Calò (Centro Suono Sport 101.5): “Non ho mai sentito un capitano della Roma, non occasionale, come Cordova, Di Bartolomei, Losi, De Rossi, Totti, dire quello che ha detto Pellegrini sugli arbitri. Non ne do un giudizio di merito, ma è solo una costatazione. Non ho mai sentito dire a Totti: ‘Basta con gli arbitri’. E’ una novità, è una cosa che non capisco io, forse sono diventato fuori moda. Quello che ha detto Pellegrini è antistorico con la Roma. Ho perso le parole, o forse sono loro che perdono me. La Roma non ha una strategia chiara: Pallotta è stato il male assoluto, ma persone di pallone ci sono state all’interno della società. L’uscita di Pellegrini la vedo come un tentativo di Calvarese di calmare un po’ gli animi, ma Calvarese è stato denunciato da Abisso e hanno aperto un’inchiesta. Hanno preso Mourinho per prendere tempo, non c’è un progetto vero e proprio”.

Massimiliano Magni (Rete Sport 104.2): “Le parole di Pellegrini su Mourinho e Roberto Mancini? Non ci vedo una contrapposizione, ma quello che forse lo ha fatto pensare è che su Mancini aggiunge qualcosa parlando della tranquillità che trasmette, e questo sembra farlo pendere dalla sua parte. Ma mi sembra un processo alle intenzioni. La cosa che invece mi sembra interessante è quello che dice su Mourinho. Secondo me Pellegrini non ha ragione, perchè i fatti non dicono questo. Se Pellegrini ha ragione, allora Mourinho è bollito, perchè se la sua capacità è tirare fuori dai calciatori quello che non hanno, lui non sta tirando fuori niente. Non è mica un santone, che riesce a formare delle persone che dentro quel corpo non ci stanno. Credo che il disegno di Mou sia un altro, ossia di fare una squadra con certe caratteristiche, non di cambiare le persone che ci sono trasformandole in cuor di leone, quando cuor di leone non sono”.

Maurizio Catalani (Rete Sport 104.2): “Se la Roma non farà una giusta e importante campagna acquisti, ho i miei forti dubbi che Mourinho resterà alla Roma. Lui non ci resta qui a prendere 4 gol dal Verona. Io so che il Newcastle, che ha un budget illimitato e al momento è il club più ricco al mondo, ci stia pensando seriamente. La Roma invece è una squadra che ha dei grossi difetti e con la quale è difficile costruire gioco: non va bene per lui, ma non va bene per tanti altri allenatori. Che Mourinho resti a giugno ho dei grossi dubbi”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “E’ normale che i giocatori, o una parte di loro, siano tutti con Mourinho, altrimenti sarebbe grave. In un gruppo di lavoro ci deve essere questo tipo di atteggiamento, è compito della società individuare quei giocatori che non credono nel progetto della Roma, o che non sono in grado di sostenere il peso di Mourinho, per poter poi ripartire alla grande. Mourinho è la speranza di poter svoltare. Nonostante la stagione sia deludente, c’è la speranza che con questo allenatore si possa avere una squadra più forte. I tifosi non hanno mai abbandonato la squadra: a Reggio Emilia c’erano 2000 tifosi della Roma nonostante quella prestazione che si è fatta”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Ma veramente si sta pensando che c’è un attacco mediatico alla Roma? Questo vuol dire prendere in giro le persone. I romanisti sono sempre stati dalla parte della Roma, su questo non c’è dubbio, hanno fatto sempre il sold out. L’anno scorso c’era la pandemia, altrimenti sarebbero andati comunque allo stadio. Ora vedono in Mourinho l’ultimo baluardo, ma è sbagliato come concetto: la Roma c’è sempre stata dopo Liedholm e dopo Capello. Consentiteci di fare il nostro lavoro e di raccontare le cose come stanno, non è un’accusa o un attacco nei confronti di nessuno. Mourinho sta trovando più difficoltà di quelle previste. Noi gli auguriamo di vincere tutto, ma alcuni giocatori non ci stanno più capendo nulla. Questo fatto di ‘stamo tutti uniti, c’è il nemico da combattere’, è un po’ stucchevole. Nessuno vuole il male della Roma, ma noi dobbiamo fare il nostro lavoro e raccontare le cose come stanno”.

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FOTO: Credits by Shutterstock.com

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