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ETERE GIALLOROSSA, Vocalelli: “Se ingaggi Mou devi prendere anche grandi giocatori”
Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!
Franco Melli (Radio Radio 104.5): “I Friedkin si sono imbarcati in questa avventura con Mourinho ed è giusto che la portino avanti questa scelta per tre anni, peraltro gran parte dei tifosi sono con lui”.
Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Dire che bisogna andare avanti con Mourinho per tre anni mi sembra una follia. Se l’avventura dovesse andare anche peggio, voglio vedere come giustificherebbero i Friedkin questa scelta. Il consenso della gente? I tifosi hanno dato credito a Mourinho per la sua storia, ma ogni domenica è una verifica sul campo. Lo facciamo per ogni allenatore e dobbiamo farlo anche per Mourinho”.
Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “Che la Roma possa giocare meglio e avere qualche punto in più, è giusto, ma il problema non è Mourinho. Noi tutti ci siamo divisi adesso, ma prima eravamo d’accordo sul fatto che con lo Special One sarebbero arrivati grandi giocatori. L’errore non è Mourinho, ma prenderlo senza prendere grandi giocatori. Si poteva prendere un allenatore come Italiano o De Zerbi per costruire una squadra nel tempo. L’aspettativa che c’era a Roma era la stessa di quando l’Inter ha preso Conte perchè era garanzia di grandi giocatori come Lukaku, Barella, Hakimi, ecc. Non sto dicendo che sia giusto spendere 200 milioni per accontentare Mourinho, anche perchè non so le potenzialità dei Friedkin, ma se prendi Mourinho devi prendere anche i grandi giocatori”.
Roberto Maida (Radio Radio 104.5): “La Roma dei Friedkin ha studiato un processo di crescita più graduale. Sono molto deluso da questa prima stagione, ma lo sono anche i proprietari. Loro non parlano mai, non ci spiegano la loro posizione, ma hanno delle idee molto chiare sul lavoro che vogliono fare. Si sono legati mani e piedi a Mourinho e in questo momento, anche volendo, come fai a cambiarlo? Bisogna andare avanti con lui finchè si può, sperando che finisca questo incubo di non partecipare alla Champions League”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Bisognerebbe aspettare la fine del campionato prima di prendere la scelta di esonerare Mourinho. Prima di tutto per lo stipendio che percepisce, poi mancano 10 giornate alla fine del campionato ed esonerarlo ora che senso avrebbe? Queste cose lasciamole fare alla Salernitana… Tutte le società importanti, come Roma e Lazio, dovrebbero seguire quello che dice l’allenatore e cercare di accontentarli sul mercato. Il problema è il gioco della Roma: la squadra di Mourinho non gioca a pallone. In tutta la stagione ha giocato bene contro l’Atalanta, 70 minuti contro la Juventus e un primo tempo contro l’Empoli”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “La Roma è una grandissima delusione, deve farsi un bagno di umiltà se vuole arrivare almeno in Europa League. L’errore di Mourinho è stato convincere la squadra che il nemico non fosse l’avversario ma l’arbitro. Non ci sono progressi, si sta perdendo entusiasmo, i giocatori sono quasi tutti peggiorati. La Roma si è messa completamente nelle mani di un dipendente. Pinto prima di parlare con quella spocchia di chi lo ha preceduto, deve pensare a fare le cose per bene e parlare del suo. Prima o poi vorrei sentire almeno la voce dell’ad Berardi. Per capire in che direzione va l’azienda Roma, che progetti ha il club o cosa sta facendo. Mi arrivano voci su un posto in cui non si va a lavorare proprio felici, negli uffici dell’Eur. Siamo a livelli di far west, gente che si licenzia, si dà malata. C’è una grossa confusione nei riferimenti, non c’è una direzione precisa, non si sa chi comanda o decide in vari ambiti. Con la nuova proprietà sono arrivate più persone ma l’azienda è peggiorata. C’è gente che era in smart working, è tornata e non aveva più l’ufficio. Non c’è un bel clima. In queste condizioni non capisco come si possa crescere”.
Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “Secondo me i Friedkin hanno una responsabilità limitata. Non si sono resi conto ancora che loro prendendo Mourinho si sono dati una zappa sui piedi per il loro modo di ragionare. Qualcuno glielo farà capire da Trigoria. Loro devono capire che per tenere Mourinho devono fare altro, non basta quello fatto finora. Non c’è un giocatore all’altezza di Mourinho, forse uno o due, e sottolineo forse. Solo Capello ha parlato in pubblico difendendo i giocatori, gli altri cominciano a contestare Mourinho, perchè più di qualcuno pensa già al dopo Mourinho. Forse qualche procuratore fa girare ad arte i nomi di altri allenatori. Mourinho se ne va se vendono Zaniolo? Penso di sì, se gli hanno dato carta bianca, che carta bianca sarebbe? Ma che vuol dire carta bianca? Carta bianca ce l’ha avuta Mourinho all’Inter, non di certo alla Roma. Tutti i giocatori della Roma sono cedibili. Dov’è che la società ha sbagliato questa ripartenza? Abbassando i contratti. Una squadra che è settima in classifica non può dare 6 milioni a Pellegrini. Li puoi dare a Vlahovic, non a Pellegrini. Prendiamo i contratti di Mancini e Cristante: se rinnovi al difensore, devi rinnovare anche al centrocampista visto che hanno in comune lo stesso procuratore”.
Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Se i Friedkin hanno questo tipo di progetto a lungo termine, diventa inutile prendere Mourinho che per la sua storia ha bisogno di un certo tipo di giocatori per rendere al meglio. Nella Roma tutti i giocatori sono cedibili, nemmeno Abraham è incedibile”.
Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Questo è il primo anno di Mourinho e non è andato bene, speriamo che vada meglio nei prossimi due anni. Leggo i giornali che scrivono ‘Quest’anno è finito, andate in pace’, non è possibile, non lo compro più il Corriere dello Sport se così fosse, che ci andiamo a fare allo stadio? Non credo sia l’intento del giornale. A me interessa la Roma: Pallotta aveva venduto qualcosa mi ricordo, aveva messo a garanzia i diritti televisivi a Goldman Sachs. I giornali sono fantastici sotto questo punto di vista: non riescono a dire che Pallotta, che noi chiameremo ‘Lo gnocchettaro’, ha rovinato la Roma. C’è un cratere nella Roma, 400 milioni di debiti. Bisognerebbe andare a guardare bene, anche se non ha fatto niente di male, altrimenti qualcuno sarebbe intervenuto. Poi ci sono i Friedkin, che non vanno allo stadio da un po’ di tempo. Forse si è freddata la loro passione per la Roma. La vendono? Non lo so, dovrebbe rientrare di 500 milioni che ha investito per acquistare il club. Chi glieli dà in questo momento? Tutto questo lo dico per capire se i Friedkin si stanno defilando: se loro riprendono facilmente i 500 milioni investiti, lui se ne va, altrimenti rimane. Questo dobbiamo capire. Chi è a Trigoria è un po’ preoccupato: i Friedkin parlano solo con Mourinho e Tiago Pinto e loro non vanno a dire in giro quello che si dicono. Chi non ha la fortuna di parlare col presidente sono un po’ preoccupati perchè i proprietari non si vedono da più di un mese. Adesso si comincia ad attaccare Mourinho perchè dicono che il tasso tecnico della squadra non è da settimo posto ma almeno da quarto. Quando si dice questo, si vuole attaccare il tecnico. Roma-Verona: possiamo ancora permetterci di perdere? L’Europa League a questo punto diventa l’obiettivo visto che in Champions difficilmente arriveremo. Noi ci siamo ridimensionati, siamo ai livelli della Lazio. Noi eravamo arrabbiati qualche anno fa di arrivare sempre in Champions e ora se arrivassimo in Europa League siamo felici. L’asticella si abbassa sempre di più. Se non compriamo i giocatori sarà una tragedia. Male male”.
Massimiliano Magni (Rete Sport 104.2): “La favola di Mourinho contropiedista si è persa anni fa, ora lui è un allenatore molto più aggressivo. Lui vorrebbe dare alla Roma una forma molto più aggressiva, un po’ anche perchè non potendo costruire dal basso, meglio mettere una squadra che gioca alta. Ma la squadra cambia atteggiamento quando va in vantaggio, si comincia ad abbassare e ricorre spesso ai lanci lunghi. Per arrivare almeno sesti, che è una tristezza infinita, facciamo qualcosa in questi quattro mesi, almeno passiamo il tempo. Se fai un programma di tre anni, non puoi buttare quattro mesi aspettando i giocatori dal mercato. Io mi aspetto un miglioramento progressivo, anziché la fase di regressione preoccupante che vediamo ora”.
Maurizio Catalani (Rete Sport 104.2): “Se a Viola gli avessero detto che stavano comprando Shomurodov a 20 milioni, avrebbe alzato il telefono e si sarebbe informato su questo Shomurodov con due o tre persone di riferimento. Se io fossi stato il presidente della Roma avrei detto al mio ds: ‘Ma chi, quello che gioca ogni tanto nel Genoa? Ma che sei scemo?’. I Friedkin invece magari si fidano. Mourinho? Se il loro ragionamento è stato ‘vengo a Roma e prendo il migliore’, non puoi di certo dargli torto. Se poi però gli fai giocare le partite con Mancini, Ibanez che la passa sempre al giocatore avversario, senza regista, con Shomurodov come seconda punta e con l’unico giocatore di qualità che ha quasi 40 anni… Però Mou questo doveva saperlo. A meno che all’inizio non gli avevano detto che gli avrebbero comprato Modric, ma io questo non lo so”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Vediamo le evoluzioni della situazione, il futuro e la scelta della società, la continuazione del rapporto con Mourinho credo che comunque ci sarà”.
Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Se la Roma avesse un allenatore come De Zerbi o Italiano, quanti punti avrebbe? La Fiorentina ha un volto, la squadra di Mourinho non ce l’ha”.
Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “La Roma è un punto interrogativo. La personalizzazione di questo allenatore, il fatto che i tifosi siano con lui, la società che non prende posizione: sono questi i punti interrogativi della Roma. E’ più importante Mourinho o la squadra? Se è più importante lui, perchè gli è stata costruita questa squadra? Una società quotata in borsa direbbe subito: giù le mani da Mourinho e dalla Roma. Ma manca questo, i Friedkin non si esprimono. Per il momento abbiamo solo l’indicazione che la squadra è modesta, da Serie C, e che i Friedkin non parlano. Le cose che ha detto Mourinho le potevano dire Franco Sensi o Dino Viola, che pagavano con i loro soldi”.
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