NOTIZIE AS ROMA ZANIOLO MASITTO – Cristiano Masitto, tecnico che ha allenato Nicolò Zaniolo ai tempi della Fiorentina, ha parlato di lui a RMC Sport:
Ci racconta Zaniolo con lei negli Allievi?
“Lo si vedeva
subito che Zaniolo aveva talento, però non aveva cultura del lavoro, faceva le
cose con sufficienza. Per esempio faceva un tunnel e si accontentava della bella
giocata, perdeva palla e non inseguiva l’avversario. Un episodio particolare è
che nelle prime 5 partite con me non ha fatto nemmeno un minuto, perchè volevo
fargli capire il rispetto del lavoro. Dopo 5 partite andai fuori dallo
spogliatoio e tranquillizzai il padre. Gli dissi che doveva continuare a
lavorare ogni giorno e che quando capirà di doversi mettere a disposizione della
squadra non sarebbe più uscito dal campo. La settimana dopo giocò, fece gol e
cominciò a partire in maniera importante”.
La Fiorentina non ha puntato su di lui, anche prima della
Primavera….
“Errore grave, ogni tanto capita. Il percorso di Zaniolo
non è stato facile, al primo impatto non ha un carattere facile, ha sempre la
battuta pronta e anche a scuola era molto vivace. Credo che la Fiorentina abbia
fatto una valutazione in base caratteriale prima di cederlo”.
Ora è un titolare inamovibile nella Roma:
“Ora ha fame,
ha una cattiveria assurda, lo si vede quando esulta. Non è il classico figlio
viziato, nessuno gli ha regalato niente. Si è guadagnato tutto quello che sta
ottenendo. Sta migliorando giorno dopo giorno. Allenandosi con quelli più bravi,
lo si diventa ancora di più”.
Sul ruolo:
“È un grande palleggiatore, ha qualità sia
tecnica ma anche mentale, lo si vede dalle scelte che fa. La qualità della
giocata fa la differenza e lui può determinare. Può fare tutti i ruoli a
centrocampo, si sa ritagliare lo spazio. Dimostra anche di avere una notevole
progressione”
L’ha sentito ultimamente?
“L’ho sentito all’esordio al
Bernabeu, gli ho fatto un in bocca al lupo. Gli ho detto che ora tutti
parleranno di lui, che non dovrà più sbagliare nulla. Un suo limite? Faceva
fatica a gestire le emozioni negative. Quando lo rimproveravi aveva quei 5-6
secondi in cui ti poteva mandare a quel paese. Dovrà lavorare su questa parte
del carattere, potrà essere il suo unico ostacolo”.
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