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Mourinho blinda Zaniolo: “Rimarrà qui almeno fino al 2024. La Roma i forti li vuole tenere”
Ci sono traguardi che portano inevitabilmente con sé l’idea del bilancio. Alla vigilia della centesima partita in Serie A – officiata da un Genoa rinnovato – José Mourinho sa bene che il tempo perduto non ritorna. A volte, però, può camuffarsi da futuro, che si può modellare in base a quanto si è vissuto, si è sperato e si è vinto. In questo senso, lo Special One non dimentica gli anni d’oro della propria carriera, ed è per questo che, dovendo costruire una nuova Roma, vuole quanto meno porre le fondamenta di un progetto vincente, scrive La Gazzetta dello Sport.
Così, pur allineandosi formalmente con le parole di Tiago Pinto che tanto rumore hanno creato nel mondo del calcio («nessuno può assicurare che Zaniolo resterà in giallorosso», aveva detto il general manager martedì scorso), l’allenatore portoghese esce allo scoperto e blinda a lungo l’attaccante. Se vogliamo, quasi un invito al club a parlare di rinnovo.
«Ciò che ha detto Pinto è assolutamente normale – dice Mourinho – . È difficile per un direttore onesto dire che il calciatore A, B, C o D sarà qui la prossima stagione. Perciò c’è bisogno di maturità, che è una parola chiave nel nostro progetto Roma, Certo, se mi chiedete se preferisco il mercato di altre squadre, ovviamente dico di sì. Sono stato al Chelsea, all’Inter e al Real Madrid, ma per il nostro profilo sono felice, perché oggi siamo più forti rispetto al 31 dicembre. Il nostro obiettivo è sempre migliorare. Per questa ragione, tornando a Zaniolo, se il mio obiettivo è quello di crescere, ovviamente i calciatori importanti devono restare sempre con noi. E lui come minimo sarà un nostro giocatore fino al 2024». Domanda: basterà questa sortita autorevole a frenare gli appetiti della Juventus e di quei club stranieri che inseguono l’attaccante?
Difficile dirlo adesso, soprattutto perché la stagione dei giallorossi ancora deve prendere un indirizzo definitivo. Il club tornerà in Champions oppure no? Se avrà bisogno di plusvalenze, riuscirà a vendere bene giocatori forti ma sacrificabili come Veretout o lo stesso Ibanez? Presto per avere certezze. La sensazione è che sia Zaniolo che la Roma desiderino entrambi un rinnovo di contratto in tempi brevi, che porti l’azzurro a un ingaggio di poco inferiore a quello di capitan Pellegrini, Poi, se in estate arrivasse una eventuale maxi-offerta, le parti si siederebbero per valutare insieme.
Proprio per questo, a chi gli chiede di scegliere fra l’approdo alla prossima Champions e un trofeo, Mourinho mostra il cuore lacerato. «Arrivare fra le prime quattro è importante economicamente e per il prestigio, ma vincere è un po’ un virus. Un virus positivo, ovviamente, perché cambia il modo di essere, di pensare, di gestire le emozioni. Per questo vincere è una cosa fondamentale, e così io adesso sono focalizzato solo sul Genoa. Al ritorno a San Siro contro l’Inter penserò solo quando finirà partita».
Comprensibile, perché la sfida contro i rossoblù non è banale. Da questo punto di vista il pari interno con la Samp ha fatto scuola. «Quando una squadra vuole una non-partita, si va contro il senso del gioco. Il Genoa contro l’Udinese ha fatto un numero altissimo di falli, che ti dicono che è una squadra che non vuole far giocare l’avversario. Se commettono 30-40 falli per partita e si fa la media per minuto, diventa impossibile giocare. Ma in Italia il trend è cambiato, la maggioranza delle squadre vuole giocare ed è fantastico». Proprio per questo avere uno come Zaniolo lo è altrettanto.
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