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Negrisolo: “Questa non è la vera Roma, fa molte parole ma pochi fatti”
Roberto Negrisolo, storico preparatore dei portieri della Roma, del Milan e della Fiorentina parla dell’attualità giallorossa con molta chiarezza e senza peli sulla lingua. Queste le sue dichiarazioni a TMW:
“Penso che non possa essere una Roma vera, la Roma vera parlava poco e vinceva. Qui non ci sono i fatti. E c’è da dire che la tv la vedono tutti: un arbitro sbaglia una volta ma un’altra magari no. Va detta la verità: hanno preso giocatori a 12 milioni di euro o a fine contratto, liberi. Se io devo comprare una 500 spendo ventimila euro, se devo comprare una Ferrari 200. Forse prenderei una Ferrari per vincere. Certo poi ci sono anche i casi del Sassuolo e soprattutto dell’Atalanta che hanno un’altra filosofia e ottengono risultati. Tanto di cappello a loro”.
E Mourinho?
“Per fare una squadra forte come vorrebbe, al livello di Milan, Inter, Atalanta o Juve che hanno 18 giocatori forti, devi crescere. E allora devi prendere De Bruyne, Salah o simili, se te li danno. Nel calcio occorre far calcio. E’ come la storia dei portieri: ora c’è un terzino messo in porta. Tutti con i piedi a parare e poi si prendono i tunnel e i gol. I portieri di una volta come Zoff, Albertosi, Negri, Anzolin, Cudicini, Lovati, non ci sono più. Ora ci sono 3-4 ragazzi italiani, poi decantano quelli stranieri. Non ci sono più Buffon, Peruzzi o Toldo, Pagliuca o Bordon”.
Come vedrebbe il ritorno di Totti alla Roma?
“Che ruolo avrebbe? Non lo so, ancora non dicono niente. Il ruolo è difficile, a volte vedo gente non all’altezza dell’impegno che hanno. Leggo poi di portieri che esordiscono a 17 anni e ci si esalta. A 17 anni hanno giocato tutti. Peruzzi a 16 anni, Curci a 17, Amelia a 17, Onorati, Gregori, Savorani. Romeo Benetti con otto giocatori della Primavera che erano sotto età vinse il campionato Allievi”..
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