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Pinto fa tremare i romanisti: “Zaniolo resta? Non garantisco”
Chissà, magari gli è uscita male, come ha detto a qualcuno in tarda serata. O magari ha voluto semplicemente essere onesto, visto che nel calcio di oggi non esistono più intoccabili. Sta di fatto, però, che quel «no, non posso garantire che Zaniolo il prossimo anno sarà sicuramente un giocatore della Roma» detto ieri da Tiago Pinto ha agitato non poco il pomeriggio della Capitale, scrive La Gazzetta dello Sport.
Anche perché da un po’ nei corridoi del calciomercato – tra l’altro appena concluso – si vocifera di un interesse sempre più forte della Juventus per l’attaccante giallorosso. Per ora un interesse, appunto, come è anche normale che sia, considerando l’immenso valore di Nicolò. Ma chissà che quell’interesse non possa diventare anche un’offerta concreta, se la situazione contrattuale di Zaniolo non si sbroglierà presto. Del resto, Pinto ha tenuto anche a sottolineare come «né io né nessun altro può garantirlo». Neanche i Friedkin, dunque? Difficile dirlo.
Già, ma allora come stanno le cose? Zaniolo ha un contratto con la Roma fino al 2024, rinnovato nell’agosto del 2019, dopo la prima stagione da «grande». Poi aveva avuto dalla precedente gestione la promessa di un ulteriore adeguamento, che però non è mai arrivato. Le trattative dovevano iniziare proprio adesso, finito il mercato, ma sembra che i Friedkin abbiano dato mandato di rinviare tutto a fine stagione. Del resto, per loro è normale non correre, visto che Zaniolo ha altri due anni e mezzo di contratto.
Le logiche del calcio, però, raccontano strategie diverse e far arrivare Nicolò al penultimo anno senza l’atteso rinnovo sarebbe pericoloso (basti pensare anche a come è stato gestito il rinnovo di Pellegrini, arrivato proprio in extremis ma pagato a peso d’oro). Del resto, anche su questo tema Tiago Pinto è stato chiaro. E quando gli hanno chiesto se il rinnovo di Nicolò sarà il primo che verrà affrontato, il g.m. ha risposto così: «Una settimana dopo la fine del mercato estivo la conversazione era la stessa, con alcuni giocatori che dovevano rinnovare. Questo è il momento del collettivo, dei risultati, del dover portare a casa gli obiettivi. Non è il momento dei singoli o dei rinnovi di contratto». Poi un chiarimento: «Zakaria? Quando tratti un calciatore tante cose possono andare storte…».
La Juventus invece per ora si gode il grande gennaio ma ci pensa, ci pensa per davvero. Conta il giusto che alcuni bookmaker diano il passaggio di Zaniolo alla Juve a 2,50 – quota bassina, tipica di eventi probabili -, conta di più che Nicolò rientri perfettamente nella logica di progetto bianconera. Giovane, testato, con caratteristiche da calcio europeo. Soprattutto, banalmente, un calciatore forte, uno dei pochi di A che possono attirare serio interesse dalla Premier. La Juve ha aggiunto fisicità con Vlahovic e Zakaria e potrebbe continuare sulla scia, perché il 22 piace (tanto) ad Allegri e a chi prende le decisioni a Torino. I contatti con Claudio Vigorelli, l’agente di Zaniolo, che risalgono a dicembre, sono un segnale: la Juve si informa e, di più, ha un piano. Certo, deve valutare la spesa, considerato che il budget non è infinito e con Vlahovic è stato fatto un grande sforzo. In poche parole: va bene il rilancio ma non tutti i giocatori forti possono passare alla Juve.
Zaniolo in bianconero avrebbe un senso anche perché si aggiungerebbe al nucleo italiano, l’ideale post-Chiellini e, con più calma, post-Bonucci. Chiesa, Locatelli, Bernardeschi, Luca Pellegrini, Kean, De Sciglio, Rugani, Perin, Pinsoglio: non tutti sono strategici e non tutti resteranno, però contribuiscono a creare un gruppo. Non per caso, la Juve per giugno segue anche Andrea Cambiaso, 22 anni da compiere, uno dei giovani più convincenti di questi mesi. Anche lui, come Zaniolo, gioca in una posizione in cui la Juve può e deve migliorare.
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