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Roma, quel cambio al 92’ che ha “allungato” la partita
Mandrakata o colpo di fortuna? Schema dell’emergenza o piccolo premio per un giovane che si guadagna il premio partita? A molti è sembrato assurdo che la Roma decidesse di fare entrare Bove per Mkhitaryan al 47’ del secondo tempo, quando l’arbitro Fabbri aveva concesso 3 minuti di recupero, scrive il Corriere della Sera.
Invece, a ben guardare, la sostituzione ha avuto il suo peso perché, di default, ha prolungato il recupero di 30 secondi e il calcio d’angolo da cui è poi nato il rigore decisivo è stato battuto sì dopo il 93’ ma in maniera del tutto regolare.
Sarebbe stata una domanda interessante da fare a Mourinho oppure a Foti, che lo ha sostituito in panchina, ma lo Special One non poteva parlare perché squalificato e la Roma ha deciso di mandare in conferenza stampa Cristante – il migliore in campo con Zaniolo – e non il vice allenatore. Magari ce lo spiegheranno più avanti. Oppure resterà un’arma segreta che, spiegata, segreta non sarebbe più.
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