Roberto Scarnecchia, ex giocatore della Roma, commenta a TMW le durissime parole di Mourinho ai suoi giocatori dopo Inter-Roma. Queste le sue dichiarazioni:

“Cose del genere non dovrebbero uscire dallo spogliatoio. Un uomo vero si deve sentire colpito. In campo vanno i giocatori, non il tecnico. E’ chiaro che anche l’allenatore dovrà modificare qualcosa ma l’impressione è che ci siano a volte situazioni di rallentamento mentale: i ragazzi arrivano secondi, c’è forse un problema di approccio e autostima. Per questo torno a dire che ci vorrebbe un mental-coach. Dovrebbero parlare con qualcuno al di fuori dell’allenatore. Il tecnico ti trasferisce determinati concetti e può fare solo parzialmente il mental-coach”.

Come si procede ora? 

Questo gruppo va aiutato, occorre capire che il calcio è cambiato. Il primo pensiero è quello di stare davanti all’avversario. Perisic ad esempio l’altra sera ha fatto un uno-due e Karsdorp ha ragionato un secondo dopo e ha perso dieci metri. Dico questo perché mi ha impressionato questo particolare e mi ha fatto pensare che i ragazzi arrivano un secondo dopo”.

Come va giudicato Mou per questa stagione? 

“E’ presto per giudicare, è andato a corrente alternata ma sono passati sei mesi. Può cadere in qualche fragilità, sta cercando di farsi capire e non lo capiscono: il gruppo non si crea in 5 mesi. Ripeto, deve migliorare sotto qualche aspetto e i ragazzi devono capire cosa vuole l’allenatore. Lo giudicherò tra tre anni. Il telaio della Roma è buono, davanti è forte e sta prendendo fiducia, è rientrato Pellegrini. Serve pazienza, non bisogna distruggere. Mou va tenuto e incoraggiato. Gente che guadagna tanti milioni all’anno si impressiona per certe dichiarazioni?”



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