Zaniolo: “Nessuno potrà cancellare quest’emozione”

«Possono cancellare tutto, ma questa esultanza rimarrà per sempre impressa nella mia mente». Firmato: Nicolò Zaniolo su Instagram, sotto a una foto che lo immortala esultante e a petto quasi nudo sotto la curva Sud, prima che quella prodezza al 90’ venisse spazzata via dall’arbitro Abisso, scrive il Corriere della Sera. 

È stata la fine peggiore di una settimana da dimenticare per il talento romanista, finito al centro dell’attenzione a causa delle frasi di Tiago Pinto («Non posso garantire che rimarrà in giallorosso il prossimo anno»), poi chiarite dallo stesso g.m. e da Mourinho.

Ieri pomeriggio Zaniolo, sotto gli occhi del c.t. Roberto Mancini, era riuscito a cancellare tutto con un colpo di spugna, realizzando un gran gol a tempo scaduto che avrebbe regalato alla Roma tre punti pesantissimi. E invece la gioia, la corsa, l’esultanza sotto la Sud e l’abbraccio (virtuale) coi tifosi sono stati vanificati dall’arbitro Abisso, che ha annullato la rete per un fallo di Abraham e ha ricacciato nella gola di Zaniolo e dei tifosi la gioia per una vittoria che non è arrivata.

Troppo, per Nicolò, che è letteralmente esploso e dopo nemmeno un minuto si è fatto espellere per gli insulti che ha rivolto all’arbitro: salterà sicuramente il Sassuolo domenica prossima, ma c’è timore che lo stop possa essere anche più lungo. Sempre su Instagram sono poi arrivati anche i post dei suoi genitori: «Un’emozione che non ci toglierà nessuno. Sempre a testa alta contro tutto e tutti, sei un campione Nicolò! ha scritto mamma Francesca. «Vergogna… Così diventa impossibile…» la reazione invece di papà Igor. 

Mourinho lo ha abbracciato mentre usciva dal campo, poi davanti ai microfoni lo ha difeso a spada tratta. «Se Zaniolo – le parole del tecnico – giocasse con Juventus, Inter e Milan sarebbe trattato allo stesso modo? Non gli viene mai fischiato un rigore, ogni volta che apre bocca viene ammonito o espulso, è normale per un fantasista? Sono stato a parlare con Abisso nello spogliatoio e per me, a parte questo episodio, ha arbitrato bene: gli ho detto che avrebbe dovuto capire la frustrazione di Zaniolo dopo quella situazione, e che lui avrebbe potuto risolverla con un cartellino giallo. Quel rosso lì lo avrebbero preso Lautaro Martinez e Ibrahimovic a San Siro o Chiellini a Torino? La Roma agli occhi del potere è una squadra piccola, e non so come questa cosa potrà cambiare in futuro».