Abraham-Pellegrini-Zaniolo: la Roma riprova i tre tenori

José Mourinho, su 25 giornate di campionato, ha schierato insieme Abraham, Zaniolo e Pellegrini solo 11 volte. Colpa soprattutto degli infortuni e delle squalifiche, scrive il Corriere della Sera. Solo contro il Venezia (dove Zaniolo ha giocato gli ultimi 14 minuti) e contro il Genoa (è rimasto in panchina tutta la partita) è stata una scelta tecnica. Per dare un senso al finale di stagione e fare più strada possibile in Conference League, però, la Roma ha più bisogno che mai dei suoi «tre tenori».

Sono i giocatori di maggior qualità e con più alto valore di mercato. Sono quelli che i tifosi vorrebbero sempre vedere insieme perché sono sinonimo di gol e assist. Per l’esattezza: Abraham 11 e 3, Pellegrini 6 e 3, Zaniolo 2 gol. L’ultima volta che hanno iniziato una partita insieme, però, è lontana nel tempo: 28 novembre 2021, 1-0 all’Olimpico contro il Torino. E Pellegrini è dovuto uscire per infortunio dopo solamente un quarto d’ora.

Mourinho conta molto su di loro, loro devono alzare ancora un po’ l’asticella del loro rendimento. Con i «tre tenori» in campo insieme dall’inizio, infatti, la Roma ha una media punti di 1,72. Di poco superiore a quella totale, che è di 1,6.

Ma come sfruttarli al meglio senza togliere equilibrio alla squadra, a cominciare dalla partita di domani (ore 18, stadio Olimpico sold out, diretta tv su Dazn) contro un avversario difficile da affrontare? Nessuno dimentica che il Verona, il 19 settembre, interruppe la striscia di sei vittorie giallorosse consecutive tra campionato e Conference.

La squalifica di Mancini e l’infortunio di Ibanez dovrebbero convincere Mourinho a ritornare alla difesa a 4, con Maitland-Niles favorito su Karsdorp. Le alternative per usare il trio sono così due: il rodato 4-2-3-1, con Pellegrini trequartista e Zaniolo esterno destro (una posizione che non ama particolarmente); un inedito 4-3-2-1, con Pellegrini e Zaniolo a dividersi il campo dietro ad Abraham. Un albero di Natale di ancelottiana memoria.