Rassegna stampa
Aspettando Dzeko la Roma spera nell’Olimpico e in super-Mkhitaryan
ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Giornata malinconica, ieri, per la Roma, appesantita anche sul fronte progetto stadio Tor di Valle, che il club ha abbandonato. Eurnova, il proponente, ha inviato una mail al Comune invitando a non interrompere l’iter e riservandosi un’azione risarcitoria milionaria contro il club. Non il modo migliore per metabolizzare il k.o. col Milan e preparare la sfida alla Fiorentina, scrive la Gazzetta dello Sport.
Tutte le sfide contro Juve e Milan sono archiviate, l’Inter ci sarà a maggio. Atalanta, Napoli e naturalmente Lazio dovranno essere affrontate all’Olimpico, e questo potrebbe essere un vantaggio, nonostante il saldo negli scontri diretti sia negativo (4-1, 4-0, 3-0). Un problema in più in caso di arrivo a pari punti.
Ancora una volta, il portoghese si affiderà a Mkhitaryan. L’armeno finora ha garantito un rendimento super, santificato dagli 11 gol segnati e gli 11 assist forniti. Perciò, in vista della sfida ai viola, stia pensando di disegnargli un ruolo da falso nove, come ha fatto in corsa nella partita col Milan e (soprattutto) col Genoa, venendo ricambiato con una doppietta nella ripresa (3 i gol complessivi). Impressioni? Mayoral rischia.
L’emergenza non è terminata. A Firenze tornerà Kumbulla, ma Smalling al massimo andrà in panchina. Per Ibanez, Dzeko, Santon e Calafiori se ne riparlerà più avanti. Zaniolo resterà ai box ancora fino a metà aprile.
Se tifosi, allenatore e giocatori hanno poco gradito l’arbitraggio di Guida (ma il club smentisce il desiderio dei Friedkin di fare un comunicato), Fonseca per la prima volta ha ammesso che c’è un problema negli scontri con le grandi.
In questa stagione 3 pari e 5 sconfitte; se poi vediamo il bilancio dei due anni della sua gestione, notiamo solo 3 vittorie in 21 partite (Coppa Italia compresa). Psicologicamente, una zavorra difficile da gettar via. Morale: il portoghese è chiamato a ritrovare la rotta. Non è un caso che intorno al suo futuro si addensino nubi che hanno il profilo di Allegri e Sarri.
In effetti, come lo scorso anno, i mesi di gennaio e febbraio lo stanno destabilizzando. Le 6 sconfitte del 2020 portarono la Roma fuori dalla zona Champions e dalla Coppa Italia, le 4 del 2021 hanno avuto finora esiti analoghi. Urge migliorare.
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