NOTIZIE AS ROMA CETIN – L’impressione è che con queste 9 lettere faremo bene a familiarizzare. Mert Cetin. D’altronde, chi è nato il primo gennaio dà l’idea di essere uno a cui piace voltare pagina, lasciandosi le scorie del passato dietro alle spalle. Ecco, il difensore centrale turco, ad appena 22 anni, da domenica scorsa – esordio assai positivo contro il Milan, peraltro in un ruolo non suo: terzino – ha scoperto gli intensi riflettori che Roma sa regalare.
L’impressione, però, è che non si sia scomposto per niente. Non a caso, nel dopo partita di Udine, Paulo Fonseca ha già ufficializzato la scelta di Cetin titolare contro il Napoli, così da poter disporre ancora di Mancini in mediana, dove peraltro il turco è stato anche impiegato per un po’.
Ma se i tifosi lo hanno appena scoperto, a Trigoria sono settimane che i dirigenti – dopo averlo pagato 3 milioni più il 10% su una eventuale rivendita superiore a 5 milioni – sussurrano come Cetin diventerà presto un punto di forza. D’altronde, il ragazzo – appena sbarcato sul pianeta giallorosso, ha mostrato subito personalità. «Il mio idolo è Sergio Ramos, ma io sono Cetin, e nel giro di un paio d’anni riuscirò a far conoscere il mio nome in tutto il mondo del calcio».
Parole non banali, ma che non sorprendono chi lo ha conosciuto a Cakaya, nel distretto di Ankara, dove è nato, oppure nell’Hacettepe, il club dove è cresciuto fino a 17 anni, prima di passare al Genclerbirligi (ora nella B turca).
Ebbene, in quel contesto caldo, era lui che a volte teneva i discorsi in mezzo al cerchio dei compagni. «Ora è tempo di lavorare ancora di più», ha scritto ieri Cetin. Non è un caso che ci siano già tanti compagni a garantire per lui, il più importanti dei quali probabilmente è Dzeko. In fondo, è uno che di difensori se ne intende, no?
(Gazzetta dello Sport)
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