NOTIZIE UEFA – L’Europa comincia a temere il peggio, e cosa fa? Chiude le porte degli stadi, le chiude per non creare occasioni di contagio da coronavirus. Non sbarra tutto, almeno per ora. L’unico sistema adottato è quello di affidarsi alle decisioni dei singoli organismi istituzionali, GovernoMinistero della salute in primis. Le linee guida partono da lì, dai singoli governi. 

L’Uefa si dovrà interrogare, cercare strade alternative: oltre alle porte chiuse, magari il campo neutro.  Ed ecco che nel calendario trovi che Siviglia-Roma di Europa League, prevista per il 12, si potrebbe giocare a porte chiuse e Barcellona-Napoli, di Champions, no. Perché? Salvador Illa, ministro della Sanità spagnolo sostiene che “la gara non è in pericolo e non c’è alcun rischio che si possa giocare a porte chiuse. Abbiamo deciso di chiudere gli stadi solo per le quelle che prevedono l’arrivo di persone dalle zone rosse”. Chiaro, no? Napoli non è in zona rossa, ma non lo è nemmeno Roma. Però a Siviglia non si vogliono correre rischi: questa è un presa di posizione poco politica e più figlia del popolo.

(Il Messaggero)



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