NOTIZIE AS ROMA SMALLING – E con Smalling siamo già a nove. Non è un primato, anche perché in Italia c’è chi finora ha fatto meglio (Atalanta e Juventus 11, Napoli e Lazio 10), ma considerando i mille problemi che ha avuto fin qui la Roma, aver mandato a segno già 9 giocatori diversi è una gran bella soddisfazione. Soprattutto poi perché il nono è proprio lui, Chris Smalling, su cui la Roma vorrebbe costruire la difesa del futuro.
Non è un mistero, infatti, che il d.s. Petrachi stia cercando – con l’aiuto di un intermediario – di intavolare una trattativa con il Manchester United per riscattare il difensore inglese. I Red Devils, però, chiedono una cifra alta, tra i 15 ed i 20 milioni. Allo stato attuale è tutto in stand by, anche se poi molto dipenderà proprio da lui, da Smalling, come sottolineato anche dallo stesso Petrachi poco prima del via della sfida di Udine.
E Smalling cosa ne pensa? Ha sempre detto di sentirsi bene a Roma, ma ieri in una lunga intervista rilasciata a The Athletic è tornato sull’argomento così: «Sarò un giocatore migliore quando tornerò a Manchester il prossimo maggio». Insomma, a sentire queste parole la strada sembrerebbe in salita, ma è anche vero che c’è tempo per fargli cambiare idea.
Smalling poi ha aggiunto: «Sono venuto alla Roma perché qui avrei potuto giocare il doppio delle partite rispetto allo United. Questa è una sfida che mi piace, in un grande club, con un manager (Fonseca, ndr) che vuole tornare in Champions e vincere un trofeo. Qui c’è un calcio più tattico e noi stiamo diventando più forti, partita dopo partita. La Nazionale? Ci spero ancora, ma le chance sono ridotte. Forse Southgate mi guarderà in modo diverso ora che gioco in Italia, dove sulla difesa ne sanno qualcosina in più. A Roma poi sento l’amore dei tifosi e questo mi rende ancora più fiducioso».
Smalling, appunto, è stato il nono giocatore della Roma a trovare la via della rete, segno anche di una ritrovata vitalità sotto porta da parte dei giallorossi, testimoniata anche dalle sette marcature nelle ultime tre partite. La parte del leone spetta agli ex slavi, con Dzeko che ha messo a segno finora sei reti e Kolarov 4. Ma un poker l’ha servito anche Zaniolo, esattamente una rete in più dell’altro esterno d’attacco, Kluivert.
Poi una marcatura pure per Spinazzola, Mkhitaryan, Cristante e Under. All’appello mancano quindi – causa infortuni – nomi importanti come Kalinic, Perotti, Pellegrini, tutta gente che con il gol ha confidenza. Ma anche due centrali come Fazio e Mancini, che di testa hanno sempre segnato molto. E poi Florenzi. Insomma, la possibilità di andare presto in doppia cifra c’è. Magari a partire già dal Napoli.
(Gazzetta dello Sport)
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