L’abitudine della Roma di non vincere più in trasferta è cambiata con l’arrivo del nuovo anno. La squadra di Spalletti torna dalla Liguria con tre punti in tasca dopo aver saputo soffrire e lottare per l’intera durata dell’incontro. Era dalla partita contro il Sassuolo, da ottobre, che i giallorossi non vincevano lontano dalle mura amiche, escludendo il derby – giocato “fuori casa”.
Il successo di Marassi va esaltato, e a farlo ci pensa il capitano Daniele De Rossi: “Viste le condizioni del campo, in mezzo al fango occorreva mettersi gli scarponi da lavoro e lo abbiamo fatto. È una vittoria che ha un grande significato. Era una partita difficilissima e le sconfitte che hanno subito qui le grandi squadre lo dimostrano. Anche il modo in cui abbiamo raggiunto questa vittoria è stato molto positivo. Abbiamo avuto tante occasioni nel primo tempo, subendo forse un tiro in tutta la gara. Quindi bravi e attenti, questa è la strada. Abbiamo avuto parecchi passi falsi in trasferta, ma questa partita era importantissima e siamo stati bravissimi”.
“Certo, – prosegue il centrocampista – se le avessimo vinte tutte anche fuori casa, ora saremmo già campioni d’Italia, ma le partite si perdono in Serie A, il campionato è difficile, dobbiamo entrare nell’ottica che non dobbiamo mai più perdere, dobbiamo vincerle tutte ed è quello che abbiamo dimostrato in campo. Domenica a Udine sarà ancora più difficile ed è quello che ci aspetterà in tutto il campionato. Occorre fare i tre punti anche nelle partite “sporche”. Non era successo a Empoli e Cagliari, per il resto abbiamo fatto sempre buone partite. Insomma, sarà un campionato bello e lungo, manca tutto un girone e può succedere davvero di tutto. Certo, facevamo negli spogliatoi le classiche tabelle che se alla fine venissero rispettate avremmo già vinto 15-16 scudetti. Ma va bene così”.
A far compagnia a De Rossi c’era Kevin Strootman, che quando si tratta di metterci la cattiveria è uno dei migliori giocatori al mondo. Durante il match di ieri sembrava fosse rinato, ma l’olandese è convinto che ancora deve fare di più: “Ma devo migliorare ancora in tante cose. Sento la gente parlare, dire che non sono lo Strootman del primo anno. Certo, dopo due anni fuori è difficile, ho giocato sempre da quando avevo 5 anni, e poi ti fermi all’improvviso. Oggi ho fatto bene, però sono contento soprattutto per i tre punti. Non servono i proclami: la Roma deve fare bene sul campo. Spalletti deve rimanere, è duro in settimana e in partita fa di tutto per portarci al successo. È l’allenatore che ci serve per vincere”.
Non poteva mancare Francesco Totti, che è sempre più lontano dal terreno di gioco ma quando si tratta di ridere e scherzare non perde un secondo. Durante il finale di partita, si avvicina ai fotografi per dire: “Fatemi una foto con Manolas. Sono le ultime perché va via…”. Una frase simpatica, tipica del capitano, che però lascia sempre quello spiraglio di possibilità alla paura del calciomercato.
(Gazzetta dello Sport)
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