(Leggo – F. Balzani) Nei giardini dell’Eden calcistico, grazie a un gol spacca cuori e tabù di Edin Dzeko. La Roma ce l’ha fatta, ha dato la svolta. E’ stata una serata con la S maiuscola come non se ne vivevano da anni da queste parti. La squadra di Di Francesco ha ribaltato con cuore, ordine e orgoglio il 2-1 subito in Ucraina sbattendo fuori lo Shakhtar e approdando così ai quarti di finale di Champions a 10 di distanza dall’ultima volta. Un risultato incredibile considerato che la Roma nel girone aveva già messo in riga Chelsea e Atletico, una notte da ricordare negli anni.
A mettere il timbro sul volo tra le prime 8 d’Europa è stato proprio Dzeko, che mai aveva segnato un gol in Champions nelle gare a eliminazione diretta. Sembrano lontanissimi i giorni in cui sembrava a un passo dal Chelsea. «Sono rimasto a Roma per giocare partite così. Abbiamo fatto una cosa che non succedeva da 10 anni, stare con i più forti è un orgoglio. Ci meritiamo questo risultato. Chi vorrei ai quarti? Non importa, non temiamo nessuno. Siamo forti anche noi», urla Dzeko. Va ai quarti per la prima volta in carriera Edin, e con lui i suoi compagni di squadra bravi a non concedere nulla all’attacco brasiliano dello Shakhtar (per la 1° volta nemmeno un tiro nello specchio) e a godersi l’esplosione di gioia dei 45 mila di un Olimpico che ha tifato incessantemente, senza sosta fornendo una scenografia perfetta per i ritmi altissimi del match. Come nelle notti magiche di un tempo.
«Una partita da veri uomini. Siamo stati bravi a non concedere nulla, do un 10 per l’applicazione anche se si può migliorare. Vedere la gente incitare mi è piaciuto, queste serate sono bellissime. Ne ho vissute poche e ne voglio di più. L’importante sarà continuare con questo piglio. Vogliamo sognare ancora», esulta Di Francesco che entra così nella storia diventando il 3° allenatore romanista a giocarsi i quarti dopo Liedholm e Spalletti. «Grandissima Roma, avanti un passo alla volta», gode Totti. Un bel regalo pure per un’entusiasta Pallotta (ieri 60 anni) che incasserà minimo altri 12 milioni dal passaggio del turno. Venerdì alle 12 il sorteggio che potrebbe mettere per la 1° volta Roma e Juve una contro l’altra. Brutto episodio nel finale quando Ferreyra ha spinto contro i cartelloni un raccattapalle.
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