(Corriere della Sera – L. Valdiserri) Se la Roma avrà la grinta sfoderata da Eusebio Di Francesco in conferenza stampa, oggi non avrà problemi contro il Chievo: “Pensiamo a vincere, dobbiamo trattare questa gara come se fosse una semifinale. Poi, contro il Liverpool, servirà grande cattiveria agonistica. Chi non ci crede, resti a casa. Ma non ne voglio parlare più, altrimenti mi incazzo“. Non è semplice gestire due partite così ravvicinate, così diverse ma entrambe importanti. La volata per il 3° e il 4° posto con Lazio e Inter continua.
Necessario il turnover per non perdere posti in campionato e per provare mercoledì sera il miracolo bis, questa volta contro il Liverpool. Sicuro il ritorno alla difesa a 4; non convocati Strootman e Perotti (più lungo lo stop dell’argentino); Schick e El Shaarawy sicuri in attacco, il ballottaggio è tra Dzeko e Under; De Rossi potrebbe giocare stasera e Gonalons mercoledì.
La sfida al Liverpool è diventata, prima di tutto, un problema di ordine pubblico e non è un caso che la sindaca Raggi abbia telefonato al collega di Liverpool e che il presidente giallorosso Pallotta sarà a Roma da oggi. Ieri il Prefetto ha deciso il divieto di alcol per 36 ore, fra il primo e il 3 maggio, in tutto il centro città e verso l’Olimpico. Al Viminale c’è stato un tavolo tecnico per stabilire le misure di sicurezza necessarie in vista del match. Hanno preso parte all’incontro vertici della Pubblica Sicurezza, della Questura, di Roma e Liverpool, dell’Uefa, della Figc e della polizia britannica. A tutti i tifosi del Liverpool sarà distribuita una guida su cosa fare e cosa non fare, con i posti più sicuri e le indicazioni per raggiungere lo stadio scortati.
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