NOTIZIE AS ROMA SMALLING – «Restituendolo al legittimo proprietario». La giornata di ieri di Chris Smalling è iniziata così, con il post su instagram del suo agente (James Featherstone) che lo raffigurava davanti all’aereo privato che l’ha riportato direttamente nella Capitale, riferisce la Gazzetta dello Sport. Più o meno due mesi dopo la sua ultima volta, subito dopo la fine dello scorso campionato, con tanto di rammarico per la sua mancata partecipazione alla sfida con il Siviglia, in Europa League.
Chissà, ci fosse stato lui magari le cose sarebbero andate anche diversamente. Da quel giorno è stato un tira e molla con il Manchester United senza fine, anche se poi le cose più belle sono esattamente quelle più sofferte. «Sono arrivato la scorsa estate e seppur in prestito ho capito subito che questa sarebbe stata la mia casa per sempre – ha scritto invece Chris –. Non vedo l’ora di iniziare di nuovo. Il viaggio continua, ora godiamocelo».
Già, e intanto Smalling si è goduto l’accoglienza ricevuta ieri all’aeroporto di Ciampino, al suo arrivo, con una cinquantina di tifosi lì a fargli sentire subito il calore della gente romanista. Da oggi Chris sarà a disposizione di Paulo Fonseca, subito dopo aver firmato il contratto di tre anni (a circa 3,8 milioni di euro, bonus facili inclusi) che lo legherà alla Roma fino al 2023.
«Essere qui è un sollievo, tutti sapevano che era ciò che volevo – ha poi detto l’inglese al sito del club –. A Roma si vive e si respira calcio, non ho mai vissuto in carriera sensazioni così uniche. In questo periodo di attesa sono stato sempre in contatto con i compagni. Poi è arrivato un giocatore speciale come Pedro e un ottimo innesto come Kumbulla. Fisicamente sto bene, per il Benevento penso di essere pronto. E il mio obiettivo ora diventa vincere un trofeo. Quando sono arrivato è quello che mi ha chiesto subito il club e penso che sia troppo tempo che un club importante come questo non vince più nulla». Altre parole – dopo quelle espresse già lunedì sera, dopo l’okay ufficiale al trasferimento – che hanno finito con gasare l’ambiente, dove in parecchi lo vorrebbero già capitano al posto di Dzeko.
Di fatto, Smalling è il quinto acquisto estivo della Roma dopo quelli già in cascina di Mkhitaryan, Pedro, Borja Mayoral e Kumbulla (che ieri ha parlato in nazionale: «Sono in un club storico come la Roma, sono felice così. Chiellini? Alla fine di Roma-Juve abbiamo scambiato la maglia, è il mio idolo fin da piccolo. E mi ha fatto i complimenti per essermi trasferito alla Roma»). Un pacchetto di giocatori che finisce con incidere attivamente sul monte-ingaggi giallorosso (con un impatto complessivo di circa 14,3 milioni netti), essendo tutti giocatori importanti per l’organico attuale.
Ma la Roma oggi ha modo di sorridere uguale, perché le tante cessioni (ben 17 nel corso di questa strana estate) hanno portato a livello di stipendi a un risparmio totale di 29,7 milioni (Florenzi, Nzonzi e Perotti 3, Kolarov 2,8, Schick, Kluivert e Gonalons 2,5, Olsen 2,2, Defrel e Under 2, Cetin 1, Coric 0,8, Riccardi 0,6, Fuzato e Bianda 0,5, Antonucci e Seck 0,3).
Insomma, un saldo positivo come risparmio totale di 15,4 milioni di euro netti, che vanno così a determinare un abbassamento totale del monte-ingaggi di circa il 15% (anche se poi il dato andrebbe «ponderato» considerando che Mkhitaryan e Smalling erano già in rosa nel corso della scorsa stagione, mentre altri come Schick, Defrel, Gonalons, Nzonzi e via dicendo erano invece altrove). Sul groppone alla Roma, tra gli stipendi «indesiderati», adesso restano solo quelli di Pastore (4,5), Fazio (3) e Juan Jesus (2,2). Presto si lavorerà anche su questi qui…
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