AS ROMA NEWS DOVBYK – Come spesso capita in casa romanista, in passato è successo a mostri sacri tipo Voeller e Dzeko, anche Dovbyk era stato prematuramente bollato come «bidone», scrive il Corriere della Sera.

Qualche partita in cui è rimasto a secco, la difficoltà di inserirsi in un contesto di gioco diverso da quello da cui proveniva, e il gigante ucraino per qualcuno era già diventato l’ennesimo investimento sbagliato. Troppi, si diceva, 40 milioni di euro per un centravanti che non segnava, anche se lo scorso anno era stato il capocannoniere della Liga spagnola, senza peraltro vestire la maglia di Real Madrid o Barcellona ma del più «modesto» Girona.

E invece Dovbyk si è sbloccato due domeniche fa contro il Genoa, un gol che non è servito a salvare la panchina di De Rossi, che lo aveva voluto fortemente tanto da alzare il telefono per convincerlo a preferire il progetto giallorosso a quello dell’Atletico Madrid.

Poi l’ucraino si è ripetuto all’Olimpico contro l’Udinese, domenica scorsa, dando il via alla prima vittoria stagionale della Roma, e infine è andato a segno anche alla prima in Europa League contro l’Athletic Bilbao. Tre gol consecutivi – nel 2024 ha fatto meglio solo fra il 31 marzo e il 4 maggio col Girona, andando a segno in 5 partite consecutive, tutte nella Liga spagnola, con 6 gol totali – in cui ha messo in mostra tutto il repertorio del perfetto centravanti: di «rapina» con il destro contro il Genoa; di potenza e precisione, col sinistro, contro l’Udinese; di testa contro il Bilbao.

Dovbyk, insomma, ha ricominciato a fare quello che sa fare meglio, cioè i gol. Negli ultimi quattro anni solari ne ha realizzati finora 75, così suddivisi: 18 nel 2021 col Dnipro, 16 nel 2022 sempre con la stessa maglia; 25 nel 2023 tra Dnipro e Girona e 16 nel 2024 con la maglia degli spagnoli e quella della formazione giallorossa.

Ha ancora a disposizione 19 partite, tante ne giocherà la Roma entro la fine dell’anno solare tra campionato ed Europa Legue, per migliorare il suo score e per trascinare la formazione giallorossa verso le zone alte della classifica. Le giocherà quasi tutte, al netto di squalifiche ed eventuali infortuni, perché il suo è l’unico vero ruolo in cui il sostituto (Shomurodov) può considerarsi davvero una riserva.

Domani contro il Venezia, quindi, toccherà di nuovo a lui guidare l’attacco romanista, e provare a proseguire nella sua serie positiva.



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