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Rassegna stampa

Fenomeno Dybala: solo Batistuta meglio di lui nelle prime 8 giornate

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AS ROMA NEWS DYBALA – Sussurri e grida. Allusioni e timori. Per questo ci sono notti in cui ci si sveglia e non si riesce a prendere più sonno perché ci si chiede: “Avrò preso la decisione più giusta?”. Vale per il calcio così come per le storie d’amore, ambiti che a volte possono anche finire per coincidere. Ecco, alla Roma adesso possono dormire sonni tranquilli. Se l’arrivo di Paulo Dybala da svincolato già al momento della firma del contratto aveva le stimmate dell’affare, adesso la santificazione può dirsi cominciata, scrive La Gazzetta dello Sport.

Le qualità tecniche del giocatore, naturalmente, nessuno le aveva mai messe in discussione, ma è inutile nascondere come l’attaccante argentino avesse un percorso “storico” di infortuni che facevano temere una navigazione stagionale piena di “stop and go”. Proprio le garanzie che stanno arrivando su queste fronte per la Joya, perciò, sembrano essere il seguito ideale alla storia cominciata dai diecimila che all’Eur, a fine agosto, lo hanno accolto come l’ultimo imperatore di una città orfana di una stella calcistica dal giorno dell’addio di capitan Totti.

Così i numeri dicono che Dybala può giocare sempre, e sempre bene, visto che la panchina iniziale contro l’Helsinki, in Europa League, è stata solo una scelta gestionale. A dimostrarlo, i 69 secondi della ripresa passati i quali ha impresso il suo marchio sul match e, chissà, forse anche sulla qualificazione alla fase successiva.

Così, messa in ghiacciaia per il momento tutta la Grande Paura relativa agli infortuni, per l’argentino non resta che il dato puramente tecnico, e in questo senso basti pensare che degli attaccanti della Roma al loro primo anno, mettendo insieme gol segnati e assist forniti, solo Gabriel Batistuta ha avuto un impatto superiore in maglia giallorossa. In otto partite disputate (e neppure tutte per intero), la Joya infatti ha realizzato quattro gol e fornito due assist.

Quanto basta perché in questi numeri possano essere guardati dall’alto solo dal Re Leone, che nella stagione 2000-01 – l’annata dell’ultimo scudetto – aveva messo a segno 9 reti. Per il resto, a parità di partite, Abraham un anno fa era a quota 3 gol e 2 assist, Salah a 3 gol, Dzeko un gol, Gervinho 3 gol, Osvaldo 4 gol e un assist, Borriello 3 gol, Toni 3 gol e ottimi giocatori come Vucinic o Cassano addirittura al palo. Come stupirsi, perciò, che nell’empireo giallorosso Paulo abbia già messo un piede (sì, naturalmente il sinistro)?

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Il rimbalzo oltreoceano, perciò, non sorprende. In Argentina media e tifosi credono di avere ritrovato la Joya dei tempi più belli. Per questo ci sono grandi aspettative per le due amichevoli in programma a Miami e a New York, visto che il Mondiale è ormai alle porte e la nazionale sudamericana gli si avvicina come una delle favorite. Inutile dire che in questo momento – se si eccettua Sua Maestà Messi che gioca in Francia – è la Serie A a fornire una buona dose di campioni al commissario tecnico Scaloni, perché da Lautaro a Di Maria fino appunto a Dybala, è l’Italia che sta coccolando gli attaccanti argentini in vetrina.

Ecco, proprio parlando di coccole, probabilmente dietro la rinascita di Paulo c’è proprio la Roma e l’enorme affetto del popolo giallorosso. Ora la Joya si sente davvero a casa e proprio per questo, tenendo conto dell’affetto che ha per i bambini, vorrebbe sdebitarsi non solo sul campo, ma anche prendendosi cura dei più piccoli. E su questo fronte presto la sua collaborazione con Roma Cares potrà lievitare. In attesa di quei giorni Dybala dice il suo grazie nel modo in cui gli viene più facile: giocando da campione. E vedrete che, se domani la squadra di Mourinho – battendo l’Atalanta – sarà in testa alla classifica, sarà tutto nel segno della Joya.

Chi conosce l’argentino sa bene come Paulo tema il mach contro gli uomini di Gasperini. In trasferta, infatti, i nerazzurri bergamaschi spesso sanno trovare quegli spazi che in casa fanno fatica a trovare. Ma l’attaccante giallorosso, come sempre, domani avrò in tribuna due tifose speciali, sua madre Alicia e la sua fidanzata Oriana, che non mancheranno all’Olimpico per fargli sentire tutto il loro appoggio. In ogni caso, i dubbi al momento della scelta, sono ormai acqua passata.

“Ho scelto la società giallorossa perché credo in questo progetto”, ha detto infatti due giorni fa l’argentino a Soccerbible.com. Ne è scaturito un matrimonio d’amore che può durare a lungo. Per questo a Trigoria possono dormire tutti sonni tranquilli. L’affare Dybala è stato solo e soltanto un grande affare. Le insonnie meglio riservarle solo alle pene d’amore.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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