NOTIZIE AS ROMA FONSECA – La Roma attende che la Uefa trovi un accordo col governo spagnolo per riuscire a raggiungere oggi Siviglia. Chiusi infatti i voli in entrata dall’Italia, i giallorossi potrebbero fare scalo in Portogallo (a Faro), raggiungendo poi la destinazione via terra.
Ipotesi che però non viene presa seriamente in considerazione da Trigoria, confidando che si trovi una soluzione diversa, grazie magari a un permesso speciale che consenta il viaggio.In questo caos generale, che rende ancora incerta la sfida a porte chiuse contro il Siviglia di domani (ore 18,55), Paulo Fonseca sta chiedendo ai suoi di restare concentrati e di lavorare pensando di giocare. Mantenere la normalità.
È il motto del tecnico, costretto a immaginare ancora una volta una formazione inedita. A centrocampo, con Pellegrini non al meglio e Veretout squalificato, Fonseca avrà a disposizione solamente Cristante dei titolari. L’ex atalantino sarà il punto di riferimento, accanto al quale potrebbe essere rischiato il giovane Villar, come accaduto a Cagliari. Difficile possa partire dall’inizio Diawara che dovrebbe però entrare nella lista dei convocati.
«Rispettiamo il Siviglia, ma giocheremo senza paura – spiega il tecnico giallorosso all’agenzia Efe – Ammiro molto Lopetegui, che è stato il mio successore al Porto. In campo metteremo due squadre che amano dominare il gioco. Siamo motivati e in un buon momento ». Fonseca è in attesa di sapere se la Roma avrà oggi pomeriggio la possibilità di volare in Spagna. Ed è convinto che ci siano comunque delle priorità.
«C’è una cosa più importante rispetto al calcio, è la salute delle persone. Penso che in questi giorni verranno prese decisioni molto importanti e dovrebbero esser prese in collaborazione con l’Uefa. Non possiamo fermarci nel campionato italiano e poi giocare Valencia- Atalanta per esempio. Il coinvolgimento dell’Uefa sarà molto importante per tutti i campionati».
Il mister portoghese auspica, in pratica, che anche a livello europeo si prenda coscienza della situazione d’emergenza sanitaria vissuta in queste settimane, fermando le varie competizioni. Restando comunque disponibile ( e pronto) a scendere in campo. Al suo fianco, i tre spagnoli, presenti nella rosa giallorossa, che sperano di essere buoni profeti in patria. «Pau Lopez è un grande portiere, che, per chi ama giocare basso come me, è uno dei migliori. Villar è forte e coraggioso, mentre Perez si sta adattando bene e, se continuerà così, diventerà un grande giocatore».
(La Repubblica)
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