I Friedkin non sono andati neppure ieri a La Spezia, ma hanno gioito per la vittoria arrivata in extremis. Da due mesi non seguono la squadra in trasferta, mentre sono quasi sempre presenti all’Olimpico, scrive il Corriere dello Sport

C’erano, per esempio, contro il Genoa e il Verona, due partite finite in pareggio tra le contestazioni. Mentre fuori casa avevano seguito la squadra nel fortunato viaggio verso Bergamo. Dal loro entourage filtra che siano sempre convinti nel sostenere Mourinho, nonostante i risultati ottenuti finora. Non intendono dare alibi ai giocatori con gli errori arbitrali e sono più delusi dal rendimento dei giocatori che dalle sviste dei direttori di gara. 

Per questo hanno chiesto a Tiago Pinto di procrastinare qualsiasi discorso riguardante i rinnovi di contratto, salvo quello di Mancini giunto in dirittura d’arrivo già da qualche tempo. L’eventuale esclusione della Roma dalle coppe europee nella prossima stagione, ipotesi al momento remota, dopo la vittoria di ieri, accelererebbe la rivoluzione che hanno già in mente. La partecipazione alla Conference League, la meno importante delle competizioni continentali, ha comunque portato finora quasi 12 milioni nelle casse giallorosse. 

I Friedkin continuano a considerare il nuovo stadio di proprietà un asset strategico per la società. Per questo la famiglia americana pone grande attenzione ai rapporti con il sindaco Gualtieri. Finora non è stata ancora fissata la data per l’incontro in Campidoglio, ma sarà programmato presto, entro il prossimo mese, con il massimo riserbo, com’è nello stile dei Friedkin. Nei giorni scorsi il Comune ha smentito di aver suggerito un’area (si era parlato di Pietralata) alla società giallorossa. La Roma preferirebbe costruire lo stadio in un’area già dotata di infrastrutture e mezzi pubblici e la preferita resta quella degli ex Mercati Generali all’Ostiense.

Il feeling tra la Roma americana e il Campidoglio è stato confermato dalla presenza di Ryan Friedkin giovedì scorso in aula Giulio Cesare nell’incontro tra il sindaco Gualtieri e le trenta più importanti realtà imprenditoriali romane e nazionali, con l’obiettivo di coinvolgerle nel prestigioso progetto per Roma Expo 2030. E’ stata la prima uscita ufficiale del vice presidente in un contesto extra calcistico. 

Friedkin junior e Pietro Berardi, ad del club, hanno garantito il sostegno al Campidoglio in tutte le iniziative per portare l’Expo nella Capitale. E la guerra in Ucraina, potrebbe favorire questa candidatura. I Friedkin sono interessati a investimenti in Italia, che vanno oltre la sfera calcistica. 



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨