Sabato avrà sessantamila occhi addosso, Edin Dzeko. Un po’ perché sarà il pericolo numero uno per Milan Skriniar e Stefan De Vrij, un po’ perché i tifosi nerazzurri già potranno immaginarselo come erede di Mauro Icardi che a fine stagione saluterà l’Inter. Dzeko incarna alla perfezione i dogmi della dottrina Marotta: è un grande giocatore, in carriera ha vinto tanto, possiede esperienza internazionale e può seminare all’interno dello spogliatoio quella mentalità da grande squadra che difetta all’Inter.
L’arrivo di Dzeko comporterebbe un altro vantaggio per il club nerazzurro: il suo non sarebbe certo un acquisto tale da può tarpare le ali alla crescita di Lautaro Martinez che per Suning vale un patrimonio come certifica la clausola rescissoria da 111 milioni fatta inserire sul suo cartellino. Il Toro, dopo essersi conquistato sul campo i gradi da titolare, ricomincerà da dove avrà finito la stagione e con Dzeko potrebbe trovare, oltre che un maestro, pure un compagno di reparto con cui provare a coesistere. Il costo del cartellino? L’Inter pensa di poterlo strappare ai giallorossi al massimo sborsando 10–12 milioni.
(Tuttosport)
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