Rassegna stampa
Inter, fulmini su Mourinho
È amaro il ritorno di Mourinho nella casa di San Siro. Dopo il Milan anche la “sua” Inter gli dà un dispiacere, buttando fuori dalla Coppa Italia la Roma grazie ai gol di Dzeko e Sanchez. Approda in semifinale, dove troverà la vincente tra Milan e Lazio, in campo stasera, ancora sul prato di San Siro. Alla Roma resta la Conference League e il campionato, dove dovrà lottare per restare in Europa, scrive il Corriere dello Sport.
È stata subito l’Inter a fare la partita. La Roma, per dirla con Mourinho, è piccolina non solo per i palazzi del potere. I nerazzurri sono andati in vantaggio dopo un minuto e 45 secondi con Dzeko, spietato contro il suo passato. L’azione avviata da Sanchez ha portato Perisic al cross, con Karsdorp in ritardo, sul primo palo Dzeko ha rubato il tempo a Smalling. Gravi responsabilità della difesa giallorossa anche pochi minuti dopo, quando Barella ha centrato la traversa con un tiro da fuori. E ancora due colpi di testa di Skriniar e Dzeko, con la Roma spaventata e incapace di reagire.
I giallorossi ci hanno messo un po’ a superare lo shock dell’approccio sbagliato e si sono ricompattati intorno alle poche certezze: la freddezza di Mkhitaryan e la capacità organizzativa di Sergio Oliveira. È mancato invece Veretout. Zaniolo è andato a fare a sportellate, ha costretto alla resa Bastoni, ma tutto sommato ha combinato poco. La Roma ha rischiato di crollare nei primi minuti, ma poi ha fatto la partita, appoggiandosi ad Abraham, abile nel gioco aereo. Dopo lo scampato pericolo la squadra di Mourinho ha cominciato a crederci e nella ripresa è tornata in campo con uno spirito diverso.
Il momento migliore della Roma è arrivato nel cuore della ripresa, quando Handanovic è stato pronto su un tiro da lontano di Sergio Oliveira sporcato da Brozovic. Il pareggio sembrava nell’aria, ma al 23′ Sanchez ha chiuso la partita con un gol straordinario, calciando il pallone all’incrocio dei pali dalla lunga distanza. Rui Patricio, che poco prima si era salvato su Barella, non ha potuto far niente. A Mourinho, sconsolato, è rimasta solo la magra soddisfazione dell’ultimo caloroso saluto del nostalgico pubblico di San Siro.
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