Rassegna stampa
Jesus, Lopez e Fazio: Fonseca fa rinascere il tris dei dimenticati
NOTIZIE AS ROMA PAU LOPEZ JESUS FAZIO – Immaginarli tutti e tre di nuovo in campo lunedì a San Siro è praticamente impossibile, infortuni e Covid permettendo naturalmente, ma nella piovosa serata di Europa League la Roma ha ritrovato tre giocatori che molti (anche a Trigoria) pensavano ormai fuori dal progetto tecnico, riferisce la Gazzetta dello Sport.
Se su Pau Lopez c’erano pochi dubbi, perché la società non poteva e non può permettersi di perdere un patrimonio economico da oltre 20 milioni, Fazio e Juan Jesus a quest’ora sarebbero dovuti essere in Liguria: sponda Samp il primo, sponda Genoa il secondo. Ora un po’ per convinzione un po’ (tanto) per necessità, sono tornati a far parte delle rotazioni di Fonseca.
E lo hanno fatto davanti ai Friedkin che, al netto di eventuali considerazioni tecniche sulla partita, hanno comunque apprezzato come il tecnico stia cercando di utilizzare praticamente tutti gli elementi a sua disposizione.
A partire da Pau Lopez. Il portiere di coppa ha risposto presente, nonostante qualche rinvio sbagliato di troppo (ma il campo non aiutava) e, soprattutto, col passare dei minuti è tornato ad avere quelle certezze che post lockdown aveva smarrito.
Fazio e Juan Jesus pensano a terminare la loro carriera romana nel modo migliore. Alla prima partita vera dopo un anno, escludendo quindi l’ultima di campionato contro la Juventus che non aveva significato per entrambe le squadre, il brasiliano ha faticato molto, ma alla fine è riuscito comunque a tappare alcune falle grazie alla sua esperienza.
Fazio, invece, esclusa una difficoltà enorme nel finale su Elia, è sembrato più pronto e ha messo in mostra personalità e leadership nel momento più difficile. Oltre ad una presenza in area, soprattutto di testa, molto preziosa. Quando torneranno Smalling e Mancini per loro sarà difficile trovare spazio, soprattutto se la Roma difenderà spesso a quattro, ma intanto ieri, davanti alla proprietà, hanno fatto vedere di poter essere ancora utili alla causa. E chissà che questo non li porti a fare nuove riflessioni, valutando l’idea, a gennaio, di andare a giocare altrove con più continuità.
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