Henrikh Mkhitaryan

Cronache dalla pandemia declinata al calcio. Cronache dai titoli di coda della Grande Paura che si affaccia sulla Grande Speranza. Nel caso di Henrik Mkhitaryan addirittura doppia, visto che l’attaccante armeno punta ad un duplice obiettivo: arrivare in Champions League con la Roma e restare nella Capitale, per continuare a masticarne calcio e vita.

«È stata dura durante la quarantena, ma grazie a Dio è tutto a posto ora – dice a “Futbol with Grant Wahl” –. Non siamo ancora totalmente liberi mentalmente, ma cerchiamo di fare il nostro meglio e guardiamo avanti aspettando di tornare alla normalità. Certo, è un momento inusuale, non sappiamo cosa succederà realmente. Non vediamo l’ora che arrivi il giorno della prima partita, abbiamo voglia di giocare e tornare alla normalità. Le cose non saranno come prima, ma dobbiamo fare il nostro meglio e andare avanti».

Ecco, la parola chiave è questa: avanti. E il panorama che Mkhitaryan vede davanti a sé, complice anche la mano affettuosa di Paulo Fonseca, è tinto davvero di giallorosso. «Mi piace giocare nella Roma per il club e per la filosofia dell’allenatore che si sposa bene con me. Sono felice di giocare questo tipo di gioco, mi permette di divertirmi».

Proprio per questo vorrebbe ripagare la società con una qualificazione alla prossima Champions, che sarebbe vero balsamo per il bilancio. «Penso che non sia finita e che sta a noi far vedere le nostre qualità. Abbiamo la capacità per essere tra le prime quattro, e io sono sicuro che possiamo farcela. Mancano dodici partite, proveremo a vincerne il più possibile. Alla fine della stagione vedremo se ce l’avremo fatta. D’altronde, il nostro obiettivo primario è arrivare tra le prime quattro e fare il meglio in Europa League. È difficile, ma credo che tutto sia possibile e faremo il meglio per riuscirci».

In fondo, Miki sa bene che gli interessi suoi e della Roma potrebbero coincidere, visto che dare sollievo ai conti potrebbe agevolare anche il suo riscatto dall’Arsenal, con cui ha un contratto ancora di un anno. «Vorrei certamente restare in giallorosso, e non solo per la prossima stagione, ma per i prossimi anni, però ho un contratto con l’Arsenal. Non sta a me decidere, ma ai club, che devono trovare un accordo. Penso ad allenarmi e giocare bene, anche se non vedo l’ora di sapere cosa succederà ovviamente. Comunque, se non resterò a Roma, tornerò all’Arsenal senza lamentarmi. Il calcio cambia in fretta e devi essere pronto a giocare dovunque ti trovi. Se non sarà alla Roma rientrerò all’Arsenal, altrimenti resterò qui». Un messaggio chiaro ai londinesi: non vado da nessuna parte se non a Roma.

Molto dipenderà dall’abilità di Raiola, agente dell’armeno, nel sapersi muovere tra le due società, approfittando anche di altri giocatori che, grazie a lui, potrebbero avvantaggiare la Roma nelle sue manovre, primi fra tutti Kluivert, Bonaventura e Kean. «Stare con Mino qualche volta è interessante, altre difficile. Cerca di far felici i giocatori. Se non lo sono, non lo è neanche lui, così prova a trovare la soluzione per farcelo diventare. Ci sono delle situazioni davvero difficili ma è normale perché è il migliore e lo apprezzo». Così come Fonseca apprezza Mkhitaryan. Con la benedizione della Roma.

(Gazzetta dello Sport)



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