(La Repubblica – F. Ferrazza) Dovendo fare una classifica virtuale dei giocatori che più sentono il derby romano, tra i primi posti non può che esserci Kevin Strootman. Nonostante sia un giocatore abbastanza freddo e lucido, l’olandese vive la gara in maniera viscerale, da quando è sbarcato nella capitale, giocatore che non si tira indietro, riuscendo a vestire in campo la grande rivalità che c’è tra le due tifoserie.
L’apice si è raggiunto proprio poco meno un anno fa, durante la gara d’andata. Si giocava Lazio-Roma (0-2), quando, al minuto numero 64, Strootman realizza la rete del vantaggio giallorosso, va a festeggiare sotto i distinti occupati dai sostenitori giallorossi, e poi, rientrando verso il centrocampo, getta un po’ d’acqua in faccia a Cataldi, in panchina, venendo poi strattonato. Da lì nasce una rissa che infiamma per qualche minuto la gara, trascinandosi in polemiche infinite anche dopo il fischio finale. Da non dimenticare che Kevin è stato poi squalificato per due turni in occasione del derby di ritorno, nell’aprile scorso, per la simulazione che ha portato l’arbitro Orsato a concedere il rigore realizzato da De Rossi. Un protagonista viscerale e piuttosto immerso nel clima cittadino, l’olandese, otto presenze in questo campionato e ancora nessun gol.
«Il derby è una partita speciale — ammette Strootman — sono arrivato a Roma 5 anni fa, so bene cosa vuol dire. Quest’anno sia la Roma, sia la Lazio, stanno giocando molto bene e sarà una grande sfida. Non esiste una favorita, vedremo sabato chi starà meglio e riuscirà a conquistare i punti». E Di Francesco dovrà valutare anche come si sente Kevin, che ha giocato titolare con la sua nazionale martedì ed è tornato a lavorare a Trigoria nella giornata di ieri. «Questo sarà il mio quinto derby nella capitale — ricorda l’ad giallorosso Gandini — ne abbiamo vinti due per parte. È uno snodo importante e sarà bello vedere 55mila spettatori, per quello che è uno dei derby più belli al mondo».
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