Javier Pastore

“Questa società è un’impresa e ha bisogno di soldi perché sta in perdita. Quindi tutti noi non sappiamo cosa succederà. Quando terminerà la stagione, il club dovrà tornare in positivo e per far ciò dovrà vendere giocatori o comprare giocatori più giovani che guadagnano di meno”. 

Pastore fotografa una situazione che sarà cristallizzata entro il 30 giugno dal bilancio, però il calciatore si è dimenticato che stava parlando di una società comunque quotata in Borsa. E che una parte dei problemi del club è anche il suo contratto da 4,5 milioni netti all’anno, valido ancora per tre stagioni. L’ultima presenza da titolare risale a Parma-Roma, 10 novembre 2019. Le intenzioni del Flaco, però, sono chiare: “Mi piacerebbe portare a termine il mio contratto”. Per avere Pastore, la Roma ha pagato 24,6 milioni al PSG, più un milione di commissione al suo procuratore. L’ammortamento è di 5,1 milioni a stagione, che sommati all’ingaggio lordo (7,9) portano a un “peso” di 13 milioni sul bilancio. Quasi impossibile, con 15 milioni ancora da ammortizzare, l’offerta del cartellino gratuito al giocatore.

(Corriere della Sera)



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