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Rassegna stampa

La Roma nel limbo di Fonseca. Manca ancora il salto di qualità

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NOTIZIE AS ROMA FONSECA – Nel limbo di Fonseca. La Roma esce dal 3-3 contro il Milan con dubbi e certezze. Nessuno può rimproverare la squadra per quello che ha proposto, nessuno riesce ad esaltarsi per un cammino tutto sommato «normale», riferisce il Corriere della Sera.

Sicuramente positiva la capacità di reazione: quando si va per tre volte in svantaggio a San Siro, quasi sempre si perde. Ritrovato Dzeko, al terzo gol in due partite e soprattutto molto più coinvolto dentro le sorti del gruppo, come ha dimostrato la sua esultanza rabbiosa al gol di Kumbulla. Confermato Mirante, perché quando un portiere subisce tre gol ma ha buoni voti in tutte le pagelle vuol dire che di lui ci si può fidare.

I numeri nei big match, però, dimostrano che alla squadra allenata da Paulo Fonseca manca sempre un soldo per fare una lira. Prendendo quelli che possiamo chiamare «big match», cioè le partite contro Juve, Milan, Inter, Napoli, Lazio e Atalanta, i conti non tornano. Su 13 incroci con le avversarie più quotate, compreso uno di Coppa Italia, Fonseca ha ottenuto tre vittorie (Milan, Napoli e Juve all’ultima del campionato scorso, in una gara senza più valore per la classifica), quattro pareggi (2 con la Lazio e con l’Inter) e 6 sconfitte (2 con l’Atalanta, 2 con la Juve – una in campionato e una in Coppa Italia -, una con il Napoli e una con il Milan).

Se allarghiamo il discorso all’Europa League della scorsa stagione, il discorso cambia poco. La Roma ha incontrato due sole squadre di qualità: Borussia M’Gladbach nel girone e Siviglia negli ottavi di finale. Risultato: due sconfitte e un pareggio con i tedeschi, anche se determinato da un clamoroso abbaglio dell’arbitro scozzese che regalò il rigore dell’1-1 al Borussia a tempo scaduto.

I Friedkin hanno programmato una rivoluzione morbida. Sono entrati nella Roma senza urla e strepiti, anche se l’eredità lasciata da Pallotta è stata disastrosa, come dimostra anche la causa intentata al club dall’ex d.s. Gianluca Petrachi contro il suo licenziamento «per giusta causa». La richiesta di risarcimento danni è di 5 milioni di euro e la prima udienza presso il Tribunale del lavoro è stata programmata per il 4 novembre. L’eventuale sconfitta – per altro tutta da dimostrare – ricadrebbe sulle spalle dei nuovi acquirenti.

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In attesa del nuovo direttore sportivo, i Friedkin hanno ribadito la loro fiducia in Fonseca. Mossa giusta, perché il portoghese ha contratto fino a giugno 2021. Il tecnico ha detto più volte, con chiarezza, che Inter e Juve sono le vere candidate allo scudetto. La Roma, con altre, corre per il quarto posto, cioè un miglioramento rispetto alla scorsa stagione. Logico tenere un basso profilo, necessario un salto di qualità in tempi non biblici.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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