Connect with us

Rassegna stampa

La Roma resta incompiuta: Cristante evita un altro ko

Published

on

José Mourinho aveva molto materiale per un’altra sfuriata stile San Siro, stava pensando forse alle parole dure per cercare di raddrizzare la sua squadra vicinissima al burrone della dodicesima sconfitta stagionale, quando Cristante al 94’ ha evitato ai suoi compagni l’incubo di una nuova settimana di passione, di rivoluzioni da annunciare, scrive La Gazzetta dello Sport

Il finale è una botta d’adrenalina, comprese scaramucce in campo a giochi chiusi, ma le conseguenze vanno viste con più freddezza. La prima lettura indica anche la fragilità emotiva e tecnica delle due squadre. Il Sassuolo, sia pure in dieci, con tutti in area non riesce a difendere su un calcio d’angolo: sembra un classico. Ma più che altro non sa mantenersi lucido per imperversare negli affanni altrui. Viste occasioni e i tanti errori, da entrambe le parti, non è un risultato insensato. Però se il successo, che oramai manca in casa da due mesi, sfugge così, il processo di crescita neroverde, obiettivo principale della stagione, resta fermo.

La Roma si consola con l’unità del gruppo, il recupero in extremis, ma altri motivi di festa non ci sono. Battuta su troppi duelli fondamentali, arrancante per lunghi tratti in alcune zone del campo, soprattutto sulla fascia destra dove fa entrare Traore, che si merita un gol e mezzo. 

La squadra di Mourinho poi è preoccupante in alcuni uomini chiave. Rui Patricio butta in porta l’1-1, anche se viene dato autogol a Smalling. In avanti soltanto Abraham si salva, mentre Felix e Pellegrini, per motivi diversi, non lasciano segni. Mourinho non cambia il 3-4-1-2, ma il trequartista è Pellegrini che va anche a infastidire Lopez, mentre Mkhitaryan è dietro accoppiato a Oliveira: la loro tecnica non da mediani aiuta a smistare palloni più puliti, però solo l’armeno è più continuo.

Eppure Sassuolo (134) e Roma (122) sono seconda e quarta nelle classifiche dei tiri in porta e non si smentiscono trovando subito una facilità di conclusione: in mezz’ora due gol annullati (Traore e Abraham, mani e fuorigioco), risposte attente dei portieri, ma quando le possibilità si riducono perché le squadre riescono a stare più unite, ecco alla fine del primo tempo il rigore della svolta. Un’altra incursione di Vina, a lungo il migliore della Roma, finisce con un cross deviato dal pugno largo di Chiriches. Abraham non sbaglia dal dischetto, undicesimo centro per lui. 

Advertisement

Ma appena cominciata la ripresa, la Roma rende il favore, facendosi infilare da una verticalizzazione a destra. Talvolta i reparti romanisti guardano più alla palla che alla chiusura degli spazi e il Sassuolo riesce a infilarsi sugli esterni. Il ribaltamento di fronte neroverde può godere di fette libere di campo se vengono vinti i duelli con Mancini e Kumbulla. Il primo è falloso (ammonito al 21’) e in difficoltà con Traore, il secondo invece più solido su Berardi.

Il Sassuolo giovedì aveva ceduto quasi alla fine, come adesso, contro la Juventus in Coppa Italia. Dovrebbe pagare la stanchezza più della Roma, pure lei eliminata in Coppa dall’Inter però martedì sera. Se si pesano le assenze per squalifica, quella di Zaniolo non compensa quella della coppia azzurra Raspadori e Scamacca. 

Dionisi parte con il 4-3-3, chiude con il 5-3-1 dopo il rosso a Ferrari, però prima i suoi sono bravi a costruire il vantaggio sempre con un’azione Berardi-Traore. A questo punto Mourinho, prima di scrivere il discorso di condanna, prova con il 4-3-3 che diventa pure 3-3-4. La mossa della disperazione porta al pareggio, ma non nasconde i problemi.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Advertisement



Copyright © 2008 - 2024 | Roma Giallorossa | Testata Giornalistica | Registrazione Tribunale di Roma n. 328/2009
Licenza SIAE n. 8116
Editore e direttore responsabile: Marco Violi
Direttore editoriale e Ufficio Stampa: Maria Paola Violi
Contatti: info@romagiallorossa.it