James Pallotta

Il campo è l’unica speranza. Per cercare di raggiungere il quarto posto, fondamentale per mettere un argine a un bilancio che sarà in profondo rosso, con un meno seguito da tre cifre. Ma anche per frenare un clima pesante che, giorno dopo giorno, si addensa intorno a Trigoria.

Per fortuna si tornerà a giocare, il 24 giugno, dentro l’Olimpico vuoto contro la Sampdoria. Questi giorni stanno logorando la Roma dall’interno, in una spirale di negatività. Anche ieri sono comparsi striscioni di contestazione contro James Pallotta e questa volta non si trattava certo – basta saper leggere i «font» delle scritte – della goliarda dei duecento volantini pro-Friedkin a New York. Il primo, affisso sotto la sede del club in viale Tolstoj: «A Roma di papponi ne so passati tanti… Tu li batti tutti quanti!». Il secondo, sul muro esterno del centro tecnico di Trigoria: «Pallotta, te volemo bacià freddo». Un modo per evitare la minaccia diretta ma chiarissimo nel suo messaggio.

Nel clima da «tutti contro tutti» si sono inserite anche le anticipazioni dell’intervista che il d.s. Gianluca Petrachi ha rilasciato a Sky e che oggi sarà trasmessa integralmente nel programma «Il calciomercato che verrà». Quasi tutta squadra è sul mercato, ben pochi hanno la certezza di restare e molti sono stati segnalati come «pesi» sul bilancio. Petrachi ha commentato così gli allenamenti: «Soprattutto nei primi giorni ho visto grande voglia, cattiveria e concentrazione. Quest’ultima settimana, invece, li ho visti un po’ così, quindi devo far capire ai giocatori che ci stiamo avvicinando al campionato. All’inizio è stato molto bello stare insieme e ritrovarsi. Siamo una famiglia, ma dei figlioli ogni tanto uno ti scappa, uno esce… Mio padre mi diceva sempre di amare chi mi fa piangere e non chi mi fa ridere». Sui social è stato l’assist per far ripartire un vecchio tormentone: quello dei calciatori ricchi e viziati…

Il lavoro non mancherà. Nemmeno a Petrachi, che deve far quadrare i conti in un mercato complicato. Ma come inquadrare una strategia che può portare alla cessione di due giovani come Under e Kluivert per mantenere in rosa Mkhitaryan e fare spazio a Pedro, ennesimi ultratrentenni che chiuderanno la carriera in giallorosso? L’ultima voce, da verificare ma non assurda, è che la Roma possa offrire il cartellino gratuito a Dzeko, al quale sarebbe interessata la Juve, nell’ottica di scambi anche legati alle plusvalenze, stile Spinazzola-Pellegrini. Il calciomercato è pieno di notizie e bufale. Però i numeri di Dzeko – quasi 7 milioni netti all’anno, tra ingaggio e facili bonus – non sono più sostenibili per un club che deve fissare il tetto massimo di stipendio a 3 milioni.

(Corriere della Sera)



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