Romelu Lukaku

AS ROMA NEWS INTER LUKAKU – Si parla di Inter-Roma come di una grande sfida equilibrata. Forse è il ricordo di ciò che è stata questa partita fino a diversi anni fa, quando Mourinho era sull’altra sponda e ancora prima quando c’era Mancini, a far credere che ancora oggi il livello delle due squadre sia paragonabile. In realtà, basterebbe la classifica dell’ultimo triennio di Serie A per far capire che le distanze, rispetto a quegli anni, si sono dilatate, scrive il Corriere dello Sport.

Nel 2021-22 Inter 84 punti e Roma 63 (-21), nel 2022-23 Inter 72 e Roma 63 (-9), adesso, dopo appena 9 giornate, l’Inter è in testa con 22 punti e la Roma settima con 14 (-8). L’Inter ha segnato 24 gol e ne ha subiti 5, la Roma ne ha fatti 4 in meno e ne ha presi 7 in più. L’Inter ha il capocannoniere del campionato (Lautaro Martinez) a quota 11, mentre il miglior marcatore della Roma è Lukaku che ha segnato 6 gol in meno del suo ex compagno.

Una distanza che questo pomeriggio sembra impossibile da colmare anche perché a Mourinho mancheranno giocatori dello spessore di Smalling, Dybala, Pellegrini, Renato Sanches, Abraham, Spinazzola oltre a Kumbulla. Ecco, con i primi sei di questa lista a disposizione, la differenza fra le due squadre sarebbe molto più ridotta. Le assenze sull’altro fronte (Arnautovic terza o quarta punta, Cuadrado secondo o terzo esterno destro) pesano meno vista la completezza dell’organico.

Il calcio sorprende per la sua magia ma sul piano tecnico è un confronto che non regge, tranne in un caso, Lukaku e Thuram. Ecco, il belga è l’unico giocatore della Roma che oggi sarebbe titolare nella squadra di Inzaghi. Tutti gli altri no. Andrebbero in panchina e in qualche caso anche le riserve dell’Inter si fanno preferire ai titolari della Roma. Esempio: Frattesi sarebbe in campo al posto di Bove (o di Aouar) e De Vrij al posto di Llorente. Quando Inzaghi si guarderà dietro e frugherà in panchina per le sostituzioni troverà all’istante soluzioni già collaudate, quando Mourinho darà a Foti l’ordine di cambiare dovrà pensarci a lungo, temendo di peggiorare il prodotto.

Sommer ha preso il posto di Onana, un protagonista della scorsa stagione nerazzurra, ma finora ha sbagliato pochissimo. Anzi, nelle tre partite di Champions è stato uno dei più sicuri. Quella sicurezza che Rui Patricio raramente riesce a trasmettere alla sua squadra. Meglio Sommer. Passiamo ai tre della difesa: Pavard o Mancini. Il primo fa parte della nazionale più ricca di talento del mondo e col Bayern ha vinto tutto, il romanista no; Acerbi ha fermato attaccanti come Haaland, ha forza, esperienza, temperamento, Llorente non è del suo livello; stesso discorso per Bastoni e N’Dicka.

Regista: Calhanoglu o Paredes? L’argentino sta crescendo, mentre il turco è già cresciuto ed ha raggiunto una notevole cifra tecnica dalla quale per adesso Paredes è distante. Le due mezze ali: Barella o Bove. Forse un giorno il giovane romanista riuscirà a prendere il posto dell’ex cagliaritano in Nazionale, ma ora è impossibile sostenere il paragone fra i due. Mkhitaryan o Cristante: l’armeno appartiene a una categoria che non è quella del romanista, ha una tecnica sopraffina.

Gli esterni: a destra non c’è proprio possibilità di paragone fra Dumfries e Karsdorp o Celik, viaggiano su linee differenti, l’olandese lascia il segno, gli altri due no. Se sulla fascia sinistra della Roma ci fosse stato Spinazzola, il confronto con l’altro terzino/ala, Dimarco, sarebbe stato interessante ed equilibrato. I due si avvicinano per qualità, oggi l’interista ha una condizione notevole, una velocità forse superiore al romanista, ma se sono in concorrenza in Nazionale significa che la scelta va fatta basandosi soprattutto sullo stato di forma. Il problema è che Mourinho non avrà nemmeno Spinazzola, da quella parte giocherà Zalewski, ancora alla ricerca del meglio di se stesso e anche se per caso lo ritrova questo pomeriggio non basta comunque a pareggiare il livello con Dimarco.

Gli interisti conoscono la forza di Lukaku meglio di chiunque altro e anche se Thuram ha dimostrato di poter affiancare Lautaro creando in fretta una vera coppia-bomber, Romelu si fa preferire. Sarebbe l’unico romanista a giocare titolare nell’Inter di questo pomeriggio. Sull’altro attaccante nemmeno è il caso di indugiare troppo: Lautaro Martinez è il più forte centravanti di questo inizio di stagione, Belotti o El Shaarawy arrivano dietro.



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