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Rassegna stampa

Mourinho, il giorno del giudizio: con lo Spezia ci sarà il secondo Foti

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Il giorno del giudice. Di ritorno da un breve blitz a Londra, José Mourinho aspetta di conoscere le conseguenze della sfuriata di Roma-Verona, causa della seconda espulsione stagionale, scrive il Corriere dello Sport. La società ha già allertato l’avvocato Conte, perché studi le carte e prepari il ricorso contro la squalifica: segno che il referto dell’arbitro Pairetto, come ha intuito l’attivissimo consulente Calvarese già sabato sera, riporterà tutte le frasi pronunciate dall’allenatore. Sono volate parole grosse, sia in campo quando Mourinho ha farcito la protesta con il gesto del telefono, sia negli spogliatoi, dove si è presentato anche Tiago Pinto, a sua volta molto irritato.

A preoccupare la Roma sono i precedenti. Quando mostrò le manette a Tagliavento, in quel vecchio Inter-Sampdoria, Mourinho prese tre giornate, poi confermate in appello. Stavolta la mimica è stata meno grave, addirittura ambigua nel suo significato, ma le allusioni verbali non sono sfuggite agli ispettori della procura federale piazzati a bordo campo. Mourinho avrebbe fatto un riferimento esplicito alla Juventus, club in cui lavora come dirigente addetto alla tifoseria il fratello di Pairetto, come “mandante” di un arbitraggio ostile alla Roma. Il padre peraltro, come noto, era insieme a Bergamo il designatore arbitrale ai tempi di Calciopoli. 

Le rimostranze sono legate, più che ai singoli episodi, alla decisione dell’arbitro di concedere solo quattro minuti di recupero alla fine di un secondo tempo molto spezzettato, per i continui infortuni capitati ai giocatori del Verona. In un caso, nel quale era stato coinvolto il portiere Montipò, Pairetto aveva rassicurato i giocatori della Roma mostrando loro l’orologio: «Non preoccupatevi, fermo il cronometro». Invece poi ha preferito non prolungare eccessivamente la partita conteggiando solo i cinque slot usati per i cambi dalle due squadre, le ammonizioni di Karsdorp e Günter e appunto l’espulsione di Mourinho avvenuta a recupero già cominciato. Roma-Verona si è conclusa pochi secondi dopo il 94’, con un tempo effettivo di 26 minuti. 

Con Pairetto, Mourinho aveva già discusso a Bologna per l’ammonizione ingiusta ad Abraham, che era in diffida e per un episodio contestato sarebbe stato sospeso per la partita contro l’Inter. In campo era stato infatti ammonito. Ma non solo. Nelle interviste del dopopartita Mourinho aveva lanciato una provocazione legata a Zaniolo («Spero per lui che vada via dall’Italia, per lui giocare in Italia è impossibile»), perché non abbastanza tutelato dalla classe arbitrale: Pairetto lo ammonì per simulazione in area. 

Ora il referto è nelle mani del giudice sportivo, Gerardo Mastrandrea, che si pronuncerà dopo i posticipi del lunedì. Secondo l’articolo 36 comma 1 del codice, la «sanzione minima» è una squalifica «per due giornate o a tempo determinato in caso di condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara». Ma nel caso di Mourinho, che è recidivo a causa dell’espulsione rimediata contro il Napoli dall’arbitro Massa, la squalifica potrebbe essere anche più dura. 

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In ogni caso a La Spezia, essendo la sospensione per un turno automatica, a guidare la Roma in panchina sarà un tecnico nuovo: nel precedente di Cagliari toccò al vice Joao Sacramento svolgere la funzione di allenatore. Ma Sacramento nel frattempo è stato sostituito da Salvatore Foti, che dunque debutterà nella veste di “primo” con la Roma.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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