In chiave Europa c’è stato l’ennesimo passo falso della Roma, che ha conquistato solo tre punti nelle ultime tre sfide con Genoa, Sassuolo e Verona, scrive La Gazzetta dello Sport. Anche stavolta Mourinho si è molto arrabbiato con l’arbitro, finendo per essere espulso, ma almeno per una volta sarebbe il caso che lo Special One provasse a spiegare dal punto di vista tattico e tecnico le incolori prove giallorosse che si ripetono dall’inizio della stagione. 

A salvarlo, stavolta, sono stati due baby – Volpato e Bove – ed è curioso che appena due mesi fa – in uno dei suoi tanti attacchi, dispensati a pioggia – proprio Mourinho aveva detto di non poter minimamente contare sui ragazzi della Primavera, a suo dire protagonisti di un campionato poco competitivo e di conseguenza poco formativo per il grande salto. 

Il calcio – ed è banale dirlo – invece semplicemente premia sempre il merito, indipendentemente dall’età. Perché accanto agli appena maggiorenni giallorossi, ieri è stato anche il turno del trentanovenne Quagliarella: due gol per rilanciare la Samp. E per ribadire, appunto, che dividere il mondo – anche quello del pallone – tra giovani e meno giovani è una grande sciocchezza. Ed è appunto la qualità a fare – sempre e solo – la differenza.



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