Rassegna stampa
Pellegrini anche al 50%: per la Roma non si ferma
Lorenzo Pellegrini non è ancora al cento per cento ma sta lavorando ogni giorno a Trigoria per recuperare il tempo perduto. Anche a La Spezia giocherà dal primo minuto, forse affiancato da Mkhitaryan sulla trequarti, con l’obiettivo di rilanciare la Roma dopo tre settimane tetre, scrive il Corriere dello Sport.
Mourinho gli sta chiedendo uno sforzo, nonostante la ricaduta muscolare che lo ha frenato nel riscaldamento della partita con il Cagliari: non può lasciarlo fuori, perché ha bisogno della sua qualità e spera di riaverlo al più presto al top.
Magari già domani sera, dopo una settimana di allenamenti discreti, potrà tornare il calciatore determinante che i tifosi hanno imparato a conoscere. La sensazione però è che ci vorrà ancora un paio di settimane: Pellegrini, che ha partecipato con piacere all’incontro con Roberto Mancini, riuscirà a raggiungere il massimo livello atletico proprio a ridosso degli spareggi mondiali, obiettivo al quale tiene tantissimo dopo la rinuncia forzata all’Europeo.
Nelle ultime ore è emerso un retroscena. A Reggio Emilia, contro il “suo” Sassuolo, Pellegrini avrebbe dovuto giocare un’ora per poi essere sostituito. Ma con la Roma in difficoltà, nella necessità di rincorrere il pareggio, Mourinho ha preferito tenerlo in campo fino alla fine.
Risultato: la settimana dopo Pellegrini ha accusato ancora un po’ di affaticamento, si è allenato a ritmo ridotto e sabato scorso contro il Verona non è stato brillante. E’ un esempio di attaccamento alla maglia e alla partita che l’allenatore ha apprezzato molto, soprattutto pensando ad altri giocatori che invece si gestiscono diversamente per evitare infortuni.
C’è un motivo per il quale Pellegrini rimane un calciatore insostituibile, anche in condizioni precarie. «Se ne esistessero tre, li farei giocare tutti e tre» disse Mourinho una volta, scherzando ma non troppo. Nonostante il calo atletico, e le otto partite di campionato saltate per infortunio, Lorenzo è il giocatore della Roma che ha fornito più passaggi-chiave di tutti. Non per forza un assist, insomma, ma quella giocata che può indirettamente produrre un’occasione da gol. Ne ha erogate 39 in 17 presenze, cioè circa due e mezza a partita. In più in campionato ha segnato già 6 reti, che lo avvicinano al record personale stabilito lo scorso anno (7).
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