La speranza per la Roma è che Petrachi si dimostri davvero capace di fare un mercato «creativo», come ha detto lui stesso. È quello che gli chiedono da dentro Trigoria, anche in funzione di uno stipendio assai remunerativo.
Del resto, in un mercato che sarà difficile per i prezzi che caleranno e per le situazioni che si creeranno, ci vorrà davvero bravura e fantasia per riuscire a fare una Roma «più solida e più forte», come ha detto il d.s. giallorosso. Che ha fatto il punto sulle tante situazioni di mercato che riguardano i giallorossi, senza ovviamente farsi mancare il solito stucchevole attacco al mondo dei media.
Petrachi a Trigoria è un uomo sempre più solo e non è certo che ci resti ancora a lungo. Prima, però, ha appunto il compito di costruire la Roma del futuro. Iniziando dalla possibile conferma dei gioielli. Pellegrini sì, Zaniolo non si sa, come conferma lui stesso: «Pellegrini ha una clausola, ma dubito la utilizzi per quanto è legato alla Roma. Zaniolo è il giocatore che emoziona i tifosi, faremo di tutto per tenerlo. Anche se poi il mercato ti mette davanti a tante difficoltà».
Insomma, l’universo giallorosso è avvertito, Zaniolo potrebbe anche partite. Come Under e Florenzi: «Cengiz è un talento che rompe gli equilibri, su di lui ci sono tanti club. Per Florenzi ci sono due squadre molto interessate, valutiamo anche la cessione». Poi i possibili arrivi: «Kean non è nello nostre mire, esattamente come Mandragora e Rugani non entreranno mai nel progetto Roma. Sarà un mercato con tanti scambi, noi valutiamo i parametri zero. Potrebbe restare anche Kalinic, sapevo che avrebbe iniziato a segnare (in realtà solo due gol con il Cagliari, ndr )».
Quindi le attese conferme di Smalling e Mkhitaryan: «A Roma stanno bene loro e le loro famiglie. Faremo di tutto per tenerli, i ragazzi sono dalla nostra parte. Poi se ci riusciremo non lo so». E lì bisognerà essere bravi. Ma non solo lì.
(Gazzetta dello Sport)
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