Claudio Lotito

Chissà se quello di Claudio Lotito è solo “l’ottimismo della volontà” o se è davvero riuscito a costruirsi un background epidemiologico in così poco tempo.

Sia come sia, anche è stato lui ad animare l’assemblea (virtuale) della Lega di Serie A spandendo certezze sulla ripartenza del campionato: “Avete visto i dati? Oh, se sta a ritirà! Ma poi lo so: io parlo coi medici luminari, quelli che stanno in prima linea, no co’ quelli delle squadre…” Tra sorrisi, battute e scongiuri non è mancata la replica di Andrea Agnelli per quella che ormai è diventata una sit com in piena regola: “Eh, certo: ora sei diventato anche un esperto virologo. E’ certo, però, che in Lega due schieramenti si sono formati tra chi è convinto (e desideroso) di poter riprendere a giocare e chi, invece, è convinto (o rassegnato) dell’ineluttabilità dello stop.

Come Massimo Ferrero: “C’è gente che muore, combattiamo una guerra che non si vede e parliamo di calcio? Scudetto? So che Lotito mi odierà ma così è la vita, la prima adesso è la Juve e per me finisce così”. Molto più drammatica la visione di Pierpaolo Marino: “Sono preoccupato per la sopravvivenza del prossimo campionato, non per questo”. E poi c’è chi – come Juventus, Inter e Roma – non esclude nulla ma invita a pensare “come se” non si riuscisse a giocare, in modo da non arrivare impreparati e di conseguenza litigiosissimi a questa eventualità che coinvolgerebbe anche la Serie B. La Premier, per esempio, ha già deciso che nell’eventualità di uno stop a oltranza il titolo andrebbe al Liverpool e che le prime due della Championship saranno aggregate alla Premier: una ipotesi che la Serie A non vuole prendere in considerazione.

(Tuttosport)



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