Roma ai piedi di super Abraham. E Mourinho non si accontenta

Mourinho e Abraham, il professore mai soddisfatto e lo studente promettente. Quello da buoni voti, che “è bravo, ma può fare ancora meglio”. Insomma, il ragazzo da cui ci si aspetta sempre il massimo per arrivare a ottimi risultati in tutte le materie, scrive il Corriere dello Sport. 

E Mourinho appena può cerca sempre di stimolarlo, privatamente ma anche pubblicamente come ha fatto nella conferenza stampa di ieri: «Tammy sta facendo bene, ma può fare di più – ha detto lo Special One -. Ha le potenzialità per fare ancora meglio». 

Mou non vuole che il suo centravanti si accontenti dei diciotto gol segnati tra settembre e febbraio. I numeri di Abraham sono impressionanti considerando che è al suo primo anno lontano dall’Inghilterra e in un campionato totalmente diverso dalla Premier League, e che non ha minimamente accusato il cambiamento ma ha saputo sfruttare quasi tutte le occasioni che gli sono capitate.  

Undici reti in campionato, sei in Conference League e una in Coppa Italia (con un solo rigore calciato): gol che hanno portato tanti punti in Serie A e che hanno aiutato la Roma a passare il turno nella competizione europea. 
Abraham è riuscito ad adattarsi ai cambiamenti degli uomini e del modulo, si è sempre sacrificato per la squadra aiutandola in fase di copertura e facendo gli straordinari anche in alcuni momenti della stagione in cui non era fisicamente al massimo. 

Ha stretto i denti anche dopo il problema alla caviglia accusato in Nazionale, in tutto ha saltato una sola partita in stagione per il giallo che aveva fatto scattare la squalifica nel match contro l’Inter di dicembre. Un’ammonizione sventolata al Dall’Ara contro il Bologna: l’inglese aveva scaricato il pallone e si era girato per ripartire scontrandosi però con Svanberg. Cartellino giallo e tante proteste di Abraham e Mourinho verso Pairetto che rivedranno in campo questo pomeriggio ad arbitrare il match dell’Olimpico.  

Abraham già oggi pomeriggio spera di diventare il primo inglese a raggiungere 12 gol in campionato da Gerry Hitchens, che ne siglò altrettante nella stagione 1962/63. Ma non solo, perché il ventiquattrenne è anche il giocatore che ha segnato di più in Serie A dalla diciottesima giornata di campionato in avanti, ben sette reti. 

La Roma si aggrappa a lui in fase realizzativa anche per la poca ispirazione degli altri attaccanti: Zaniolo, El Shaarawy, Shomurodov e Felix hanno fatto in campionato soltanto due gol ciascuno, Carles Perez è ancora fermo a zero. In cinque non raggiungono le reti dell’ex Chelsea.

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