Rassegna stampa
Roma da Champions: Dzeko ha un patto con Kolarov-Kalinic
NOTIZIE AS ROMA DZEKO – Qualcuno la chiama l’alleanza slava, qualcun altro fa notare che sul campo c’è una differenza di rendimento notevole tra i due cigni e il «brutto anatroccolo». Ma il cigno più bello, quello di Sarajevo, da gennaio è diventato anche capitano, oltre che leader assoluto della Roma.
Ed allora, da capitano vero, non lascia nessuno a casa, tantomeno un amico come Kalinic. Già, perché Dzeko e Kalinic stanno spesso insieme anche fuori dal campo. E con loro, ovviamente, c’è Kolarov, il terzo del gruppo. Alla faccia delle divisioni, delle guerra del passato e dei diversi paesi che sono nati dalla fine dell’ex Jugoslavia: Dzeko è bosniaco, Kolarov serbo e Kalinic croato, ma il sangue comune è quello dei Balcani e questo li accomuna ancora di più. Tanto che ieri, nella diretta instragram a cui Edin ha partecipato (tra la Roma e la Qatar Airlines, lo sponsor del club), ad esplicita domanda su quale compagno avrebbe portato con sé nella suite di lusso di un aereo: «Kolarov che per me è molto più di un semplice compagno, abbiamo giocato insieme anche al City. Con lui Kalinic, un altro che viene dai Balcani. E poi Pellegrini, il vice capitano. Loro sono i tre che porterei ovunque». Anche perché poi Dzeko è chiaro anche quando gli viene chiesto cosa farebbe se avesse dei super poteri: «Fermerei le guerre nel vecchio mondo». E per chi le ha vissute sulla propria pelle come loro tre, la sensazione è ancora più forte.
Il «brutto anatroccolo» dei tre slavi è ovviamente Kalinic, che finora nella Roma ha fatto molto meno di quanto previsto. Ma la ripresa è pronta, sta lì per permettere anche a lui di diventare un altro bel cigno giallorosso. Intanto, però, la Roma (allenamento all’Olimpico il 22 giugno, ieri visita ok per Pau Lopez) deve fare affidamento sui gol del cigno vero, Edin Dzeko. «Ci stiamo preparando per la ripartenza di questa Serie A – continua Edin – Il lockdown non è stata sicuramente la cosa migliore dell’anno, anche se per me non è poi stato così brutto. Ho pensato sempre positivo e passato tanto tempo in famiglia. Ma gli ultimi giorni avevo una grande voglia di tornare a Trigoria per allenarmi». Già, esattamente come la Roma ha una grande voglia di dare l’assalto all’Atalanta ed al quarto posto (ed alla Champions). E per riuscirci la squadra di Fonseca ha un disperato bisogno dei gol di Edin. Ma non solo.I gol degli slavi
Già, perché poi è proprio l’alleanza slava di Trigoria a poter mettere le ali ai giallorossi. Anche in termini di gol, appunto. All’appello per ora mancano i gol di Kalinic, che si è svegliato solo nell’ultima gara prima dello stop, a Cagliari, con una doppietta decisiva. Su di lui, ad esempio, ultimamente ha scommesso anche il d.s. Petrachi: «Se mi ha 7-8 gol da qui alla fine che faccio?», riferendosi alla possibilità o meno di tenerlo ancora. E poi ci sono invece le reti di Kolarov, il terzo marcatore assoluto della Roma (con sei reti, alle spalle di Dzeko che ne ha segnate 15 e Kluivert 7). Da qui alla fine il terzino serbo non sarà importante solo per spinta, assist e carisma, ma anche per piazzare qualche punizione delle sue. Da festeggiare magari insieme, con Edin e Nikola.
(Gazzetta dello Sport)
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