Roma, fai in fretta: è con Pellegrini che entri nel futuro

NOTIZIE AS ROMA PELLEGRINI – C’è un (ex) capitano che traccia la linea, un allenatore che detta la strategia e un società in attesa. Benvenuti a Roma, ai tempi del calcio nel coronavirus, dove Daniele De Rossi – accompagnato dalla moglie Sarah – va a donare il sangue e dove Paulo Fonseca dice: «In questo momento la strategia di gioco è chiara a tutti: stiamo a casa. Sono sicuro che questa emergenza sanitaria che ora ci separa, ci unirà di più in futuro».

Ma se la vetrina la rubano i protagonisti di ieri e di oggi, anche la dirigenza lavora sotto traccia, per prima cosa aiutando a non interrompere il filo che lega James Pallotta a Dan Friedkin per la cessione del pacchetto di maggioranza. In ogni, tutto riprenderà davvero solo ad aprile, anche perché pure gli Stati Uniti stanno scoprendo gli effetti collaterali della epidemia. Comunque, se saranno rose, fioriranno. La società, però, guarda avanti e pensa alle strategie che erano state stabilite da tempo e che in ogni caso – Friedkin o meno – saranno portate avanti. Tra le prime, quelle relative al rinnovo del contratto di Lorenzo Pellegrini.

Com’è noto, il primo obiettivo è quello di adeguare il valore dell’ingaggio alla status che ormai il calciatore ha raggiunto nella squadra, visto che presto potrebbe essere lui il nuovo capitano, nella tradizione dei romani e romanisti che hanno ricoperto quel ruolo. Per fare questo, occorrerà innanzitutto trattare per togliere la clausola di rescissione da circa 30 milioni, che rende sempre un potenziale partente il centrocampista, il cui contratto scade nel 2022. Pellegrini, però, ha intenzione di rimanere alla Roma, sempre che il progetto di ristrutturazione attuale porti a nuove ambizioni per il prossimo futuro.

D’altronde, Pellegrini, per i tifosi giallorossi, sembra essere davvero l’anello di congiunzione tra il passato e il futuro, proprio per la disponibilità a restare nella Capitale, come a suo tempo hanno saputo fare Totti e De Rossi. In questi tempi grami, tra l’altro, il giocatore si sta allenando secondo la tabella di lavoro fornitagli dallo staff tecnico di Fonseca. Com’è noto, il centrocampista difficilmente avrebbe preso parte alla trasferta di Europa League contro il Siviglia, qualora si fosse giocato, ma nell’enorme sfortuna rappresentata dallo stop a tutto il calcio continentale, almeno Lorenzo potrà recuperare al meglio per essere al top quando (e se) i tornei dovessero ricominciare per concludere la stagione.

Ma se Pellegrini, in attesa del ritorno alla normalità, al momento non rappresenta per la Roma un problema bensì una opportunità, il discorso è diverso per tutte quelle situazioni che la sosta rallenta, creando difficoltà. Il rinnovo di Smalling, infatti, si fa più complicato, perché il Manchester United ha diverse offerte per il difensore e quindi la cifra di 18 milioni – che pareva corretta un mese fa – adesso è già salita sopra i venti, e non è un caso che al club giallorosso sia stato offerto Marcos Rojo, sempre dello United, attualmente in prestito all’Estudiantes e col contratto in scadenza nel 2021.

In ogni caso, anche se gli spostamenti per il momento non sono presi in considerazione da nessuno, i telefoni del d.s Petrachi e dei procuratori di riferimento restano bollenti. Il problema, naturalmente, è che l’incertezza societaria rende difficile portare avanti programmi con chiarezza, anche se le linee guida della prossima stagione – con la variabile del «con o senza Champions» – è già pronta da tempo. Con una certezza di fondo.

Ovvero che Lorenzo Pellegrini, in entrambi dei due progetti, ricopre un ruolo fondamentale. Per questo, sarà il 2020 l’anno in cui il nuovo matrimonio tra lui e il club giallorosso sarà chiamato a celebrarsi. Sperando che la clausola di rescissione non resti altro che un fastidioso ricordo del passato. Come un vestito fuori moda, che adesso non Lorenzo non indosserebbe più. Soprattutto se la Roma, presto o tardi, sarà chiamata a farsi bella davvero.

(Gazzetta dello Sport)

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