NOTIZIE AS ROMA – Il weekend di riposo che attende la Roma fa sorridere Fonseca. Lo slittamento del match con la Sampdoria, inizialmente in programma domenica e ora spostato al 15 marzo, permette al tecnico portoghese di recuperare con più tranquillità sia Pellegrini che Diawara.
Anche perché il 12 marzo si gioca a Siviglia l’andata degli ottavi di Europa League e presentarsi con almeno uno dei due centrocampisti a disposizione permetterebbe all’allenatore di sopperire all’assenza di Veretout, squalificato per primo match contro gli andalusi. Al momento chi ha più possibilità di giocare è Pellegrini.
Lo stop di Lorenzo è recente (25 febbraio) e la lesione di primo grado al flessore sinistro è in via di guarigione. Proprio lo slittamento della gara contro la Sampdoria, ha indotto il club a rinviare gli esami previsti per ieri. Possibile che una prima verifica (ecografia) venga effettuata direttamente in giornata a Trigoria, alla ripresa degli allenamenti. Diawara, invece, prosegue il piano di recupero stabilito con lo staff medico.
Il guineano, fermo ormai da 45 giorni, sta lavorando in gruppo e l’obiettivo è di fare in modo che possa svolgere da lunedì il lavoro completo con la squadra, per poi essere convocato per la trasferta spagnola. Far parte dei convocati non equivale a scendere in campo dal primo minuto. Ipotesi, al momento, abbastanza remota.
Per Zappacosta se ne riparlerà dopo la sosta per gli impegni delle nazionali di fine marzo. Curiosità: il possibile slittamento della prossima giornata di campionato, permetterebbe alla Roma di evitare la trasferta di San Siro contro il Milan a cavallo delle due gare degli ottavi di Europa League contro il Siviglia.
Capitolo Friedkin, il mantra è sempre quello: no news, good news. In chiusura la due diligence comprensiva della stesura dei contratti. Considerando che sono 12 le società in questione, più le due partecipate allo sviluppo dello stadio, il drafting – ossia la stesura degli accordi – necessita inevitabilmente di tempi tecnici. Siamo ormai arrivati alle battute finali.
Quello che appare certo è che tra il signing (primo step) e il closing bisognerà poi attendere altri 45-60 giorni, visto che in questo periodo avverranno il lancio dell’Opa e il via libera dell’Antitrust. A tal proposito, se Friedkin e il suo gruppo con la prima offerta pubblica di acquisto dovesse oltrepassare la soglia del 90% (evento che non è da escludere qualora Pallotta decidesse di cedere in toto le sue quote azionarie, visto che insieme agli attuali soci statunitensi detiene circa l’86,5%), sarà poi obbligato per legge ad effettuarne un’altra (Opa residuale).
(Il Messaggero)
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