AS ROMA NEWS MOURINHO – Possiamo parlare delle strane sostituzioni di Mourinho, possiamo individuare il peccato originale in un mercato denso di incognite e azzardi, possiamo cercare ovunque i responsabili dello sfacelo di Genova. Su questi temi si stanno interrogando i Friedkin, che ieri sono stati a Trigoria per incontrare direttore sportivo e allenatore (erano in città per la Ryder Cup) e per invocare una sterzata domani, contro il Frosinone, scrive il Corriere dello Sport.
Ma siccome i tifosi della Roma hanno scelto il loro bersaglio, i giocatori, la curiosità è venuta spontanea: quanti di loro stanno davvero rendendo secondo le loro possibilità? Al netto di ogni valutazione o gusto personale, è incredibile che una rosa piena di calciatori di qualità abbia conquistato appena 5 punti in 6 giornate perdendo 3 partite: questo gruppo è riuscito a eguagliare la peggiore partenza degli ultimi 14 anni, che fino a giovedì rappresentava il punto più basso del club nell’era dei tre punti a vittoria.
Secondo un’analisi di Opta, che racchiude in un indicatore le performance di tutti i calciatori di Serie A utilizzando una scala da 1 a 100, il disastro della Roma comincia dal portiere: Rui Patricio ha incassato 11 gol in 6 giornate, tenendo la rete immacolata solo contro l’Empoli, ma soprattutto ha effettuato solo 8 parate: è al diciannovesimo posto in campionato, davanti al solo Meret (6) del Napoli. Significa che la percentuale di tiri vincenti concessi dalla Roma rispetto al totale è piuttosto alta: lo ha sottolineato anche Mourinho dopo la disfatta di Genova, senza colpevolizzare il portiere ma osservando un dato obiettivamente negativo.
Secondo le proiezioni dei cosiddetti gol attesi (7), Rui Patricio ha subito quattro reti in più del “lecito”. Eppure la Roma non ha preso un altro portiere, preferendo ingaggiare il terzo esterno destro (Kristensen) che non ha alzato il livello medio del ruolo. È invece intuitiva la ragione per la quale Mourinho non abbia deciso di lanciare il secondo, il serbo Svilar: non lo considera pronto a ereditare il posto dal collega più anziano.
Il secondo meno produttivo dell’organico finora è stato proprio Kristensen davanti al capitano, Lorenzo Pellegrini, che però ha l’alibi dei problemi fisici che hanno turbato le prime settimane della sua stagione. Ma naviga in bassa classifica anche Dybala, al netto della doppietta all’Empoli: contro Torino e Genoa ha giocato due partite intere di fila dopo un anno (Udinese più Ludogorets, sempre a distanza di quattro giorni, a settembre 2022) ma è sembrato decisamente fuori fase. Suo tra l’altro è stato il primo errore che ha causato il gol di Retegui, a fine primo tempo.
Per contro non sorprende che Cristante sia sul podio dei migliori: è secondo, non soltanto per i due gol segnati ma anche per l’apporto generale all’equilibrio di squadra. Il primo posto è però di Andrea Belotti, diventato un cambio di lusso da quando Mourinho ha potuto contare su Lukaku a tempo pieno. Con un valore superiore a 72 centesimi è il calciatore che nell’organico ha finora reso di più: del resto 2 gol e 3 assist non sono pochi, in relazione ai minuti giocati.
Al terzo posto tra i più performanti ci sarebbe invece Renato Sanches, che però si è già fermato due volte per infortunio: il suo recupero potrebbe diventare molto importante per la Roma, che con lui in campo non ha mai perso e senza di lui ha arraffato solo 1 punto (1-1 a Torino) in 4 partite. Magari è un caso ma più probabilmente no. L’altro calciatore che sta assecondando le aspettative è Gianluca Mancini, il più affidabile della rinnovatissima difesa e anche il più esplicito nel chiedere scusa ai tifosi di Marassi: infatti Mourinho lo ha sostituito a Genova soltanto per risparmiargli l’espulsione, già rischiata nel primo tempo, non certo perché volesse bocciarlo.
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