Rassegna stampa
Roma, i rinnovi sono bloccati: i Friedkin tengono duro
Il blocco dei rinnovi contrattuali, stabilito dai Friedkin in attesa di conoscere i risultati sportivi di una stagione tribolata, sta creando agitazione nei pensieri di alcuni giocatori della Roma, scrive il Corriere dello Sport. Il caso più evidente riguarda Gianluca Mancini, per il quale il procuratore Riso ha raggiunto una accordo sul prolungamento un paio di mesi fa: Tiago Pinto però non può formalizzarlo, così come non può impegnarsi sugli altri fronti.
Da Cristante, pure assistito da Riso, a Zaniolo, per il quale una trattativa non è stata neppure impostata, passando per Mkhitaryan che è l’unico romanista in scadenza. Del resto la proprietà, che ha faticato molto a sgravare il bilancio da maxi stipendi indesiderati, non intende farsi stritolare dalla foga.
E’ normale a questo punto che i manager si interroghino sul futuro. Mancini è un difensore molto quotato, nonostante il periodo difficile in campo tra ammonizioni ed errori. Cristante da parte sua piace molto al Siviglia: è stato Monchi, suo grande estimatore, a comprarlo dall’Atalanta per la Roma. Lo riabbraccerebbe volentieri in Spagna.
Quanto a Zaniolo, beh, non è un segreto che la Juventus lo segua con interesse da anni. Anche all’estero gli ammiratori non mancano. Ma i tifosi dovranno pazientare qualche mese prima di comprenderne il destino. A Trigoria, come ha chiarito Tiago Pinto nella conferenza stampa di fine mercato, non si esclude alcuno scenario. Molto dipenderà dal budget che la famiglia Friedkin, attivissima sul fronte finanziario per migliorare i conti del club, potrà stanziare in estate per il rafforzamento della squadra.
In questo senso Mourinho rappresenta la garanzia di una crescita graduale. Si è esposto su Zaniolo, pur ammettendo che un calciatore di alto livello non può essere blindato controvoglia. E soprattutto è una figura che dal primo giorno romano sta lavorando per costruire un gruppo a sua immagine e somiglianza: ha già chiesto e ottenuto Abraham, Rui Patricio e Sergio Oliveira, oltre alle operazioni che ha avallato, e aspetta a giugno il regista che gli manca: Granit Xhaka rimane il preferito, nonostante il recente rinnovo firmato con l’Arsenal. La Roma sa che il giocatore vorrebbe lasciare Londra per raggiungere Mourinho e tornerà a confrontarsi con gli inglesi, anche per ragionare sul futuro del terzino Maitland-Niles.
E’ rimandato a maggio invece ogni discorso che riguarda Mkhitaryan. L’anno scorso Micki rinnovò per una sola stagione, dopo molti tentennamenti, proprio per sentirsi libero di decidere da solo cosa fare nel 2022. A Mourinho non dispiacerebbe se rimanesse. Ma vista l’età del soggetto, 33 anni, la società non è disposta a fare follie per trattenerlo. E’ un tema che sarà trattato a tempo debito: è una questione aperta a ogni esito.
Infine c’è il caso di Jordan Veretout, finito stabilmente nelle retrovie da un mese a questa parte. Anche per lui in passato si era parlato di un rinnovo, nonostante la scadenza 2024. Era stato il procuratore Giuffredi a svelarlo pubblicamente. Ma la trattativa non è mai andata avanti, in concreto. Oggi Veretout è un calciatore che la Roma medita di vendere, per finanziare l’acquisto di un centrocampista che abbia caratteristiche diverse. La sua valutazione è d 25 milioni.
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